Roma «Ho giocato con 14 Palloni d'oro, ma questa è la squadra più prestigiosa con cui ho avuto a che fare». Il neo commissario Figc Alessandro Costacurta vorrebbe che non venisse più chiamato «Billy» (come l'ex sponsor della squadra di basket di Milano di cui era supertifoso da piccolo), un soprannome che non ha mai gradito. «Ora smetterò di fare da driver a mio figlio che ha ormai 13 anni...», così l'ex difensore del Milan che fino a domenica scorsa è stato commentatore a Sky e che di recente è stato nominato presidente del comitato organizzatore degli europei Under 21 del 2019.
Non pare essere il problema più delicato in Federcalcio ma sicuramente quello che più interessa alla gente e ai tifosi: la scelta del nuovo ct. «I nomi sono quelli che si sono sentiti, molti di loro hanno condiviso con me la nazionale. Come Mancini, tanto per farne uno - ha evidenziato Costacurta - I tempi non sono così frettolosi, ma bisogna cominciare a muoversi e farlo il prima possibile, dobbiamo andare a parlare con loro. Come allenatori, siamo i numeri uno al mondo, godiamoceli. Dovremmo essere dei 'pirla' per sbagliare scelta».
In cima alla lista potrebbe esserci Antonio Conte come cavallo di ritorno: «Presto andrò a Londra a parlare con lui, il suo miracolo sportivo con l'Italia all'ultimo Europeo mi ha fatto ricredere: prima pensavo che per allenare la nazionale servisse un selezionatore, ora sono aumentati i miei dubbi». Il tecnico pugliese continua a lanciare stoccate al suo club, il Chelsea, l'ultima dopo il ko interno con il Bournemouth a proposito della cessione di Batshuayi nell'ultimo giorno di mercato, uno dei motivi del clamoroso tonfo. La sua insoddisfazione è ormai manifesta e i rapporti con la dirigenza dei Blues sono ai minimi termini. Ancelotti e Ranieri restano in corsa, pure se più distanziati.
Per le partite di marzo (il 23 a Manchester con l'Argentina e il 27 con l'Inghilterra a Londra, ndr) sulla panchina azzurra ci sarà intanto il traghettatore Di Biagio. «Ai miei occhi è un grande allenatore. Sono stato in Polonia a seguirlo con la sua under 21 e ha fatto delle scelte illuminanti», ha detto ancora Costacurta.
Che ha parlato infine anche di Ventura: «Ha avuto delle responsabilità tecniche, ma non è solo colpa sua se l'Italia non è andata ai Mondiali in Russia». Oggi varcherà il portone di via Allegri, portandosi dietro la pesante (ma prestigiosa) responsabilità di scegliere il nuovo ct. MDD
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