E l'Italsci vola anche se la Goggia stecca: Eisath, primo podio a 32 anni. Curtoni 3ª

In SuperG Sofia esce, Elena rimedia. Nel gigante impresa del «vecchietto»

Lucia Galli

Storia di Florian ed Elena e delle pietre (quasi) scartate che diventano testata d'angolo. Lo sci ha il suo vangelo e, mentre regina Sofia Goggia si prende una pausa dall'infilata di podi, uscendo, pur lanciata con un buon tempo, nel superG di Val D'Isere, l'Italsci non scende dal podio. Anzi ne conquista due. Elena Curtoni, 25 anni, chiude terza nel superG donne alle spalle di Lara Gut e Tina Weirather, con Nadia Fanchini e Francesca Marsaglia nella top ten. Per Curtoni è il secondo podio in carriera, dopo il terzo posto in discesa, alle finali 2016 di Sankt Moritz. Per Florian Eisath, invece, la terza piazza nel gigante maschile di Alta Badia è il jolly della vita. Davanti ci sono Marcel Hirscher che fa poker di vittorie consecutive sulla Gran Risa, e Mathieu Faivre. Loro continueranno ad essere il futuro dello sci, ma intanto il presente è lui: «Il primo podio della vita a 32 anni, nella mia centesima gara, sulla pista in cui debuttai 12 anni fa in coppa». Una rivincita irta di difficoltà, se si pensa che, Eisath tre anni fa, era praticamente stato messo fuori squadra, il ferro vecchio, la pietra scartata.

Lui trascina anche il team di gigante maschile, che, nella prima gara dopo il discusso licenziamento dell'allenatore Steve Locher, ritrova la voglia di tornare gigante. I vertici federali tirano il fiato: se la squadra torna sul podio, allora era giusto cambiare. Tutti felici a godersi l'effetto Goggia? Lo sci resta uno sport individuale, ma avere un buon modello davanti, fosse anche solo da imitare, magari pure da invidiare, può scatenare le rimonte più belle: Elena e «Flo» lo hanno capito. La loro storia è fatta di neve: Curtoni viene da Cosio Valtellino, papà allenatore, sorella pure arruolata in coppa. Eisath è figlio di una forte slittinista e papà di Felix. Ieri ha mentito, dicendo di avere quasi le lacrime agli occhi dall'emozione. Quelle c'erano davvero per un destino che solo fino a poco fa sembrava suggerirgli di concentrarsi sul business di famiglia hotel e impianti - ad Obereggen e di mollare lo sci. Poi dopo una stagione sempre intorno alla top ten e il matrimonio, ecco il saldo col destino.

E fra i più felici c'erano proprio i suoi compagni di squadra: De Aliprandini (7°), Moelgg (17°) e Nani (18°) intonano un coro sincero, liberatorio: «Flo se lo merita: ora ci trascinerà tutti». Per lo sci azzurro ora è davvero Natale.

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