Di fronte le due regine degli anni Dieci Veleni e beffe da Turone all'ex Osvaldo

Nessuno come loro nelle ultime stagioni, ma i giallorossi sempre a inseguire

Enrico Turcato

Io e te, tu ed io, io e te, tu ed io. Evitando il classico che barba, che noia degli indimenticabili Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, il primo dialogo potrebbe tranquillamente essere utilizzato dall'ormai indissolubile binomio Juventus-Roma. In tre degli ultimi quattro campionati, infatti, incluso quello in corso, bianconeri e giallorossi hanno monopolizzato l'attenzione sul duello per lo scudetto, con il Napoli in agguato, terzo incomodo di lusso.

Nella sfida di sabato allo Juventus Stadium si affrontano le due squadre che hanno totalizzato più punti in Serie A dal 2013-14 ad oggi. Nessuno come loro. 319 i bianconeri, che da quella stagione hanno vinto tre volte lo scudetto e sono tutt'ora primi in classifica, 270 i giallorossi, che sono arrivati due volte secondi e una terzi, e che anche in questa stagione sono accreditati come i principali rivali della Juve nella lotta per il titolo. Higuain, Dybala, Alex Sandro e l'ex Pjanic contro Dzeko, De Rossi, Perotti e Nainggolan. L'elite del nostro campionato in una singola partita. Un confronto sentito, una rivalità che si è riaccesa negli ultimi anni, rispolverando ruggini che durano ancora dagli anni '80. Il gol annullato a Turone, la polemica di Aldair, la prodezza di Nakata, le bordate di Totti, il violino di Garcia, l'esultanza di Bonucci dopo la rete al volo, il gol beffa dell'ex romanista Osvaldo.

Una gara mai banale, che mette di fronte una squadra che in Italia domina da cinque stagioni e la principale antagonista avvelenata, quella che sogna da troppo tempo il colpo che possa invertire le gerarchie instauratesi in questo lasso di tempo. Perché, considerati gli alti e soprattutto i bassi di Inter e Milan, la mancanza di continuità del Napoli e l'assenza di altre squadre che ambiscono alla vittoria finale, allo Stadium sabato sera ci sarà un nuovo confronto tra le due migliori squadre italiane.

Peserà il fattore casa per la Juve, che ha vinto tutte e cinque le gare di Serie A nel nuovo stadio contro la Roma? O i giallorossi riusciranno in un'impresa che manca dal gennaio 2010 (1-2, gol vincente di Riise nel recupero)? Domande che

troveranno risposta sabato. Ma a prescindere dal risultato finale, la sensazione resta immutata. A Torino andrà in scena la prima finale scudetto. Juve e Roma, Roma e Juve. Proprio io e te, tu e io, destinato a non finire mai.

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