Roma Equilibrio. È la parola d'ordine che Rudi Garcia detta alla piazza giallorossa, sempre sulle onde degli umori variabili, alla vigilia dell'impegnativo debutto con la Fiorentina. Che la Roma non possa partire a fari spenti come nell'ultimo campionato, ma sia tra le favorite per lo scudetto è indubbio. Resta da capire se la truppa del condottiero di Nemours abbia ridotto la teorica distanza dalla Juve campione in carica.
La cessione del pilastro difensivo Benatia per un bel gruzzoletto ha creato qualche perplessità così come i piccoli problemi evidenziati nel cammino verso il campionato. Ma l'organico costruito dalla società e da Walter Sabatini è validissimo (e qualche ritocco è dietro l'angolo, vedi il Rabiot del Psg che potrebbe però arrivare a fine stagione o un altro difensore centrale, con l'incognita Destro, ancora in lista di partenza), le motivazioni non mancano e l'allenatore è una garanzia.
«Non possiamo dipendere dagli umori o dagli episodi, abbiamo almeno due certezze, la forza del gruppo e il piacere di divertirci in campo», ammonisce Garcia. Guai a chiedergli un paragone con la Roma della passata stagione: «È un'altra storia e un'altra squadra con tanti nuovi. La rosa è più ampia ed è necessario perché avremo tante partite e così anche se mancherà qualcuno, come nel debutto (stasera out Maicon, Castan e Strootman ndr.) potremo fare delle scelte».
Ci sono però due variabili da tenere in considerazione: il ritorno in Champions in un girone di ferro, che toglierà inevitabilmente delle energie fino a Natale (previsti 22 impegni in 115 giorni), e la condizione di capitan Totti. La spesa per il mercato in entrata e gli obiettivi raggiunti, oltre alla conferma di calciatori importanti, pongono la Roma nella top ten europea almeno sulla carta. Altra cosa sarà dimostrarlo in campo quando si troverà di fronte colossi come il Bayern e City.
Per quel che riguarda il numero dieci, si presenta alla soglia dei 38 anni tirato a lucido e pronto per la sua 23ª stagione in A. Vacanze rilassanti tra Usa e Sardegna, tappa a Merano nella clinica dei vip prima del ritiro per espellere le tossine e seguire una dieta particolare, nessun problema fisico nelle sette settimane di lavoro. L'idea di Garcia è la gestione intelligente di Totti: provare ad averlo sempre in campo all'Olimpico e nelle sfide di punta in trasferta, ma anche in tutte le gare del girone di Champions. Francesco vuole essere ancora protagonista a lungo e deve centellinare le forze all'inseguimento di un altro record personale: unico giocatore a vincere due titoli con la maglia della Roma.
Intanto Totti giocherà stasera contro la Fiorentina orfana di Cuadrado (confermato dal patron Andrea Della Valle dopo
un'estate trascorsa per lo più con la valigia pronta) e Giuseppe Rossi. Assenze non da poco, anche se Garcia non si fida: «I viola hanno un gioco propositivo». Ma il pallino in mano, già da stasera, dovrà averlo la sua Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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