Gp di Monza, pole record: Hamilton è solo in vetta

Pole numero 69 per Lewis Hamilton: al Gp di Monza parte primo. Scalzato il record di Schumacher

Gp di Monza, pole record: Hamilton è solo in vetta

dal nostro inviato a Monza

Pole numero 69. Adesso Hamilton è solo là in vetta. Scalzato anche sua immensità Schumi. E avrebbe potuto accontentarsi visto che ha messo dietro le Red Bull di Verstappen e Ricciardo, rispettivamente con 15 e 20 posti in griglia da scontare domani al via. Ma niente da fare. Lewis voleva tutto e ha preso tutto. Domani in prima fila al via avrà accanto il canadesino Stroll della Williams, quarto tempo davanti a Ocon su Force India. Altri numeri per Lewis: oltre due secondi rifilati al compagno in Mercedes Bottas e soprattutto 2''4 e 2''5 alle Ferrari di Raikkonen e Vettel, settimo e ottavo (ma che scatteranno quinto e sesto grazie alle Red Bull penalizzate). Il verdetto è dunque impietoso: nel diluvio del parco l'unica che naufraga è la Ferrari.

Un verdetto umido e crudele arrivato dopo che in pista è andato in scena di tutto. Ore 14 e 8. La F1 si ferma. Nel parco del Gp d'Italia diluvia ma il pubblico resta come gelato. Le auto si fermano. Addio show. La direzione gara riguarda le immagini dell'incidente di Grosjean sul rettilineo, della sua Haas senza controllo per via dell'aquaplaning, ascolta le parole del francese al team, “ve l'avevo detto che era troppo pericoloso...” e decide di fermare la Q1. Con Hamilton primo, Vettel secondo, Grosjean terzo e via a seguire altri fradici intrepidi, fra questi Bottas quinto e Raikkonen settimo. Dopodiché, tutti liberi a girolonzolare per box e paddock, fra noia e pioggia, pioggia e noia, con i piloti che s'inventano cose, Lewis e Valtteri che giocano con la playstation a fare i motociclisti, Ricciardo che s'inventa regista spione e imbracciata una telecamera va a riprendere e curiosare le monoposto Mercedes, mentre Verstappen fa lo stesso ma inquadrando il pubblico. Il circo della F1 è costretto a fare il circo vero per due ore e venti minuti, un po' in favore di sociale e web e un po' per intrattenere il disperato e paziente pubblico monzese fradicio e a digiuno fin dalle libere del mattino abortite dopo pochi minuti sempre per pioggia. Anche perché non si sa, non si capisce. Il direttore di gara, Charlie Whiting, rinvia infatti la ripartenza delle qualifiche di quarto d'ora in quarto d'ora mentre si profila il rischio delle qualifiche domani mattina, del gp pole e gara concentrato alla domenica.

Invece no. Invece, per fortuna, alle ore 16 e 40, tutti dentro. Non c'è la schiarita, ma c'è che Giove Pluvio molla la presa per un po'. Tutti in pista con le full wet per il Q1. Di fretta, in fila, veloci il possibile e ancora Hamilton primo, Bottas secondo, Vettel terzo nonostante un lungo. C'è fretta, c'è agitazione per il Q2, perché nella pausa riprende a piovere nella zona della parabolica. Via, dentro di nuovo. Vettel e Raikkonen e le Mercedes hanno le intermedie, primo assaggio circospetto, poi iniziano a spingere, Verstappen su full wet cerca di reggere ma cede via via posizioni, primo affondo, Vettel davanti a tutti, pit, secondo tentativo, Hamilton 1.35.344, lo scalza, oltre otto decimi il divario rifilato al ferrarista che scala in quarta piazza (dietro anche a Verstappen) e non si migliora nell'ultimo tentativo. E' il segnale di quel che sarà. E siamo all'atto finale, Q3, piove di più, Hamilton dentro con le intermedie e come lui Vettel e Bottas, scelta sbagliata, non così per Raikkonen e Verstappen e tutti gli altri in full wet. E infatti i tre big subito dentro a cambiare di nuovo gomme. Se non altro i due leader del mondiale hanno toppato scelta insieme.

Magra consolazione. Lewis rientra e inanella giri pole, Seb rientra e lo osserva inanellare giri pole. La differenza è grande e fa male. “Avrei voluto andare più veloce, siamo molto indietro. Questo è sicuro. E non so perché”.

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