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Inter, primo stress test. La vendetta sulla Lazio può scacciare i fantasmi

Inzaghi cerca conferme contro Immobile & C. Lo sceicco del Psg ora vuole Skriniar a zero

Inter, primo stress test. La vendetta sulla Lazio può scacciare i fantasmi

Milano. Meno male che stasera si gioca, almeno sul campo l'Inter ha la possibilità di scacciare i fantasmi. Peggiore, la vigilia nerazzurra non poteva essere. Perché se non bastava il brutto sorteggio Champions («sappiamo che a questi livelli non esistono partite facili: siamo l'Inter, affrontiamo la competizione con entusiasmo e l'obiettivo di dare continuità al cammino dello scorso anno», sdrammatizza Inzaghi) l'indiscrezione pubblicata dall'Equipe aggiunge altra preoccupazione nello spogliatoio nerazzurro, impegnato a definire i dettagli del primo test match della stagione, in casa della Lazio.

Secondo i francesi, l presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi, sarebbe arrabbiato con Zhang per aver ricevuto il secco no all'offerta per Skriniar, al punto da dirsi sicuro di prendere il difensore fra un anno, a parametro zero. A mercato chiuso, Marotta conta di aprire col difensore la pratica rinnovo: se Skriniar nel frattempo fosse stregato da un'offerta a doppia cifra, potrebbe respingere quella dell'Inter, convinta invece di farlo firmare a 6 milioni l'anno, il tetto del club (Lukaku è un caso a parte).

Sarà per questo che, all'ovvia domanda su Skriniar, Simone Inzaghi scivola via veloce? «Lo vedo bene: concentrato, attento. Qualche problemino lo aveva all'inizio, veniva da un infortunio in nazionale». Nessun cenno al mercato, da cui lo slovacco è stato tolto la scorsa settimana, dopo l'ultimo vano confronto con i dirigenti parigini. Il timore, adesso, è che Zhang posso spaventarsi all'idea di perdere fra 12 mesi, un asset importante del club e che qualcosa da qui a giovedì, quando chiuderanno le trattative, possa ancora succedere.

Skriniar stasera sarà regolarmente in campo, e con lui il resto della difesa titolare, da capitan Handanovic a Bastoni, passando per l'ex laziale De Vrij. L'unico vero dubbio di Inzaghi è come sempre quest'anno legato la fascia sinistra, dove il ballottaggio è sempre a 3, fra il titolare designato Gosens, il titolare del campo Dimarco e l'alternativa Darmian, buono per entrambe le fasce. Il turnover può aspettare, anche se qualche sorpresa potrebbe esserci. «Il turnover scientifico non mi piace, ma so che bisogna cambiare, le partite sono tante»: questa non sembra quella ideale, ma c'è chi pensa che Inzaghi potrebbe trovare un posto a Gagliardini, giusto per provare a limitare il temuto Milinkovic Savic, rimasto anche quest'anno in biancoceleste, sicuramente anche per il prezzo troppo alto imposto da Lotito. «La Lazio ha conservato i giocatori più importanti e in più si è rinforzata, ci sarà da faticare», anticipa Inzaghi, che certo non si fa trarre in inganno dalla larga vittoria della scorsa settimana, contro lo Spezia.

Lazio-Inter è ovviamente anche Immobile contro Lukaku, per Inzaghi il bomber di ieri («sono legato a lui da ricordi molto belli, è fortissimo, spero che stavolta non ci faccia gol») contro il bomber di oggi. «Romelu ha fatto due ottime partite, sta migliorando e come lui tutta la squadra. Per giocatori con la sua struttura fisica, l'avvio di stagione non è mai semplice, però ci ha già dato una grande mano».

Nessun dubbio che Big Rom stasera faccia coppia con Martinez, lui sì già in ottima condizione.

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