Italia e Germania: super sportive hi-tech

I fiori all'occhiello del GruppoVolkswagen con due grandi anteprime: l'Aventador S Roadster e la nuova Cayenne

Italia e Germania: super sportive hi-tech

I brand con la personalità più sportiva del Gruppo Volkswagen, ovvero Lamborghini e Porsche, espongono a Francoforte due novità assolute. Si tratta dell'Aventador S Roadster che amplia il raggio d'azione della Casa di Sant'Agata Bolognese nel suo ambito più naturale, ovvero quello delle supersportive che sconfinano nel territorio delle hypercar, prima dell'avvento della Urus: il primo Suv del marchio emiliano. Invece, la terza generazione della Cayenne ribadisce l'interesse della Porsche per il settore di Suv & crossover.

La Cayenne edizione 2017 è un modello tutto nuovo, che si basa su un'architettura alleggerita rispetto a quella del modello precedente, a dispetto dell'incremento delle dotazioni, grazie alla carrozzeria realizzata con un esteso impiego di un mix formato da alluminio e acciai alto-resistenziali, ma light. Formalmente la nuova Cayenne trasmette il legame con quelle che l'hanno preceduta attraverso la silhouette. Tuttavia, questo fatto non deve trarre in inganno, perché il nuovo modello è più robusto (è lungo 4,92 m), ma anche un po' più basso di quello appena andato in pensione. Inoltre, ha vesti nelle quali stilemi inconfondibili della stirpe si affiancano a quelli più recenti adottati dal linguaggio stilistico del marchio. Risultato? L'ultima nata di casa Porsche è immediatamente identificabile come una Cayenne, ma è più spigliata e sportiva della precedente. Al pari di tutte le più recenti consanguinee si presenta con un ricco schieramento di tecnologie, in parte destinate all'ausilio e al sostegno alla guida e in parte alla connettività nonché all'impiego nel fuoristrada impegnativo dove, naturalmente, la Cayenne mette anche in campo la trazione integrale. Tra le tecnologie rivolte al dinamismo vanno segnalate alcune novità: il retrotreno sterzante, il controllo dello chassis elettrico anziché idraulico e un impianto frenante con dischi rivestiti in carburo-tungsteno. E arriviamo ai motori, tutti abbinati al cambio automatico a 8 marce. All'esordio sono disponibili due unità V6 a iniezione diretta di benzina un'inedita biturbo 2.9 con 440 cv e una 3.0 da 340 cv che, più avanti, saranno affiancate da un sistema ibrido plug-in, che originerà un'altra versione.

La versione Roadster dell'Aventador S della Lamborghini scaturisce dalla stessa ricetta della coupé e, quindi, si distingue dalle altre analoghe consanguinee per le vesti affinate per valorizzare l'aerodinamica e per l'impiego più esteso della fibra di carbonio, con la quale sono realizzati anche i due pannelli che formano il tettuccio asportabile.

Nell'abitacolo, invece, spicca la strumentazione costituita da un display Tft e la presenza di un impianto d'infotainment con connettività estesa. Sotto le vesti, l'unica supersportiva «scoperta» con motore V12 posteriore-centrale propone lo stesso motore 6.5 con 740 cv della coupé abbinato al cambio automatico a 7 marce, nonché il retrotreno sterzante.

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