
«Non era possibile esprimerlo prima, perché solo nelle scorse ore ho realmente deciso di mettere la parola fine a questa meravigliosa storia lunga nove anni. Non parliamo però di addio. Non mi piace. Chiudo la mia esperienza a Bergamo come allenatore dell'Atalanta, tutto il resto invece rimarrà immutato».
Sono le prime righe della lettera scritta da Gian Piero Gasperini ai tifosi dell'Atalanta. L'allenatore si appresta ad una nuova sfida e ne spiega le ragioni: «La conclusione del mio rapporto con il Club è stata decisa da me e non deve essere attribuita responsabilità alcuna alla Società e ai suoi dirigenti. Semplicemente ho capito che era arrivato il momento di fare questo passo. Perché lascio l'Atalanta? Per bisogno di nuovi stimoli, per la fiducia trasmessami e per il rinnovato entusiasmo che ne deriva. Sfida difficile? Molto. Però parliamo di una grande sfida, esaltante, che mi trasmette tanta adrenalina». Nove stagioni alla guida degli Orobici, quattro qualificazioni alla Champions League raggiungendo i quarti di finale nel 2021 e poi la cavalcata che portò alla conquista dell'Europa League nella scorsa stagione, Gasperini ha portato e lasciato la Dea nell'élite del calcio internazionale: «Per tutta la stagione da poco conclusa ho solo pensato a come lasciare la maglia nerazzurra nel punto più alto possibile. E la lascio al terzo posto in classifica e qualificata in Champions League, dove ancora una volta potrà giocare nei più prestigiosi stadi d'Europa, potendo contare su un organico forte e ricco di giocatori valorizzati».
La Capitale,
sponda giallorossa, attende Gasperini pronto a vestire nuovi colori senza, però, dimenticare quelli del passato: «Sono cittadino onorario di Bergamo e giuro che porterò ovunque e per sempre altissimi i valori di questa città».