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Messi regala magie, CR7 latita e soffre

L'argentino segna in rovesciata, il portoghese in panchina per 53'

Messi regala magie, CR7 latita e soffre

Uno segna in rovesciata e dà spettacolo, l'altro langue in panchina e vede la sua squadra naufragare. L'estate agli antipodi di Messi e Cristiano Ronaldo questo weekend ha vissuto forse le estremità più evidenti. Da un lato infatti c'è l'argentino, col suo Psg che sembra aver "messo la testa a posto" dopo anni di figurinismo e primedonne capricciose. I parigini devono ancora subire un gol in partite ufficiali, e d'accordo che le avversarie sono state solo Nantes e Clermont-Ferrand, però le sensazioni sono buone. Merito anche di un Messi tirato a lucido e che finalmente ha potuto vivere un'estate serena: quella scorsa, infatti, con il tira e molla sul rinnovo del contratto tra lui e Barcellona era stata un po' strana, mal gestita e alla fine della fiera l'anticipo di una stagione così così. Ora Leo ha fatto tutta la preparazione agli ordini di Galtier ed è tornato a dare spettacolo, inclusa la rovesciata che è valso il 5-0 a Clermont-Ferrand.

Un gol che ha provocato reazioni entusiaste in tutto il mondo, almeno tra i "pro-Messi". Altri, invece, hanno tenuto a precisare che ci sono rovesciate e rovesciate: ad esempio Katia Aveiro, sorella di Cristiano Ronaldo, che sui social è intervenuta spiegando che, insomma, bravo l'argentino, ci mancherebbe, ma suo fratello contro la Juventus in Champions League quattro anni fa aveva fatto meglio come gesto tecnico e in un contesto più importante.

Un CR7 che invece adesso latita, a braccetto col suo Manchester United che lo ha escluso da qualsiasi progetto, ma non riesce a venderlo e ha iniziato malissimo la Premier perdendo in casa 2-1 contro il non irresistibile Brighton. Per Ronaldo 53 minuti in panchina prima di entrare senza combinare granché, in un Old Trafford già imbufalito dopo anni di vacche magre.

In attesa di sapere se verrà ceduto a qualche altro club (ma mica tutti possono permetterselo) l'ex juventino prosegue nella sua estate da comparsa sul palcoscenico del calcio mondiale, a differenza dell'eterno rivale.

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