S tavamo ancora brindando all'abolizione degli inutili arbitri di porta nel calcio per lasciare spazio alla moviola in campo ed ecco un direttore di gara che fa ridere uno stadio utilizzando male la Var. Aveva ragione quel filosofo inglese quando affermava che mostrare ad un uomo che è in errore, è una cosa, e metterlo in possesso della verità è un'altra.
Per i nemici della video assistenza che farebbe perdere tempo e ritmo alle partite, dove i giocatori, a dire il vero, ne buttano via con le scuse più banali, l'episodio accaduto nel campionato nordamericano di calcio diventa già la prova che la tecnologia in mano alle creature sarà un disastro.
Non la pensiamo così e molti sport sono grati alla Var, ma certo se ad utilizzare la tecnologia è uno che non vede oltre il suo naso diventano guai.
Nella partita già persa 3-1 dai Pirati di Orlando contro i Tori Rossi di New York il signor Jorge Gonzales ha voluto strafare e ha sbagliato alla grande. Finale di gara, azione controversa, Aurelien Collins, New York, protesta platealmente. Riccardo Kakà, il sublime poeta del grande Milan berlusconiano, che era suo compagno ad Orlando, gli mette le mani sulla bocca, per evitargli sanzioni. I due, sebbene rivali su quel campo, alla fine ridono insieme. Sembrava tutto finito. Non per l'arbitro che è corso a rivedere la scena alla moviola. Mani in faccia, azione "violenta", espulsione per Kaka, trambusto in campo.
Maledetta Var se, dopo una settimana di utilizzo, provochi situazioni del genere. Ma la verità è che la tecnologia aiuterà tanto, lo fa già per il gol non gol, eviterà scambi di persona, magari servirà ad annullare azioni irregolari non rilevate in diretta, però servirà la testa più del regolamento e, come dice il grande ex arbitro Casarin, sarà benedetta se ogni situazione verrà chiarita in non più di 2O-30 secondi e gli assistenti davanti al video non diventeranno invadenti.
Già nei primi tentativi di utilizzo di questo strumento ci sono stati casi complicati dall'uso sbagliato del mezzo.
Conoscendo i nostri polli, in uno sport dove la dietrologia serve ad alimentare trasmissioni, discussioni, bisognerà davvero fare molta attenzione e ci si augura che gli arbitri abbiano gambe buone per stare vicini all'azione e vista eccellente per ridurre al minimo la ricerca della verità attraverso il monitor. Sarebbe un disastro vedere ancora l'arbitro inseguito e i colleghi alla moviola protetti dalla forza pubblica.
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