Ramadan e sport un idillio precario. E il Mondiale non fa eccezione. In Francia scrivono che frange estremiste avrebbero minacciato attentati nei confronti di quanti non rispettassero il digiuno. Anche Mourinho, rivela il Daily Star, finì nel mirino di alcuni integralisti. Lo stesso allenatore nerazzurro una volta disse di aver sostituito Muntari che osservava il digiuno «per averlo visto debole». Questione delicata, soprattutto in casa Algeria con la Federcalcio che ha dovuto emettere un comunicato per negare che il ct bosniaco Vahid Halilhodzic abbia chiesto ai giocatori di interrompere il Ramadan. La Faf ha precisato che Halilhodzic rispetta l'Islam e che il digiuno è una libera scelta dei giocatori. Non ha dubbi il tedesco Mesut Ozil: «Sto lavorando. Per questo non lo osserverò». Come gli svizzeri Behrami e Inler. Nella Francia ci sono diversi musulmani, Benzema e Pogba su tutti, e Deschamps non si sbilancia: «È una questione delicata. Noi rispettiamo la fede di tutti».
Ma scendere in campo con almeno 12 ore di digiuno e con il «caldo» brasiliano sarebbe un bel problema. Provvidenziale ecco la fatwa di un esponente del Supremo consiglio islamico dell'Algeria, che dispensa gli atleti dalla penitenza perché in viaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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