«Noi doppiati a Monza? Il rischio c'è, ma sarebbe proprio sfortuna»

«Noi doppiati a Monza? Il rischio c'è, ma sarebbe proprio sfortuna»

James Allison ha 46 anni, ingegnere aerospaziale, laureato a Cambridge, per passione guida aerei acrobatici e questo, da quando è direttore tecnico della Ferrari, gli serve parecchio. Parla chiaro. L'auto 2014: «È mancata nel motore, nel telaio, in tutto». Auto 2015: «Già tutto deciso, ed è diversa in ogni parte». Rinnovo Alonso: «È un vantaggio avere uno come lui con noi. Ma lo avremmo comunque…». Sott'inteso: non dipendiamo da lui e se dovesse andare via verrebbe sostituito da uno al suo livello (Hamilton? ndr ). Monza: «Saremo più o meno come a Spa. Al massimo da podio non commettendo errori». Incubo doppiaggio nel Gp di casa: «Non si può dire che non ci sia il rischio, ma dovremmo avere un'enorme sfiga. Non c'è da essere orgogliosi: la Mercedes è avanti un secondo. Può trionfare dandone a tutti 50». Vincere: «No, loro dovrebbero sbagliare di grosso. Noi siamo con Williams e Red Bull». Errori di strategia e al box, vedi la batteria scarica a Spa: «Abbiamo scoperto problemi di organizzazione. Siamo già intervenuti». Finalmente in inverno si potrà lavorare sul motore ma solo sul 48% dei componenti: «Basterà. Sono quelli che incidono sulla potenza». Mattiacci: «Pensa anche al lungo periodo. Rivuole una Ferrari dove le compete».

Come fare: «Assimilando anche dagli specialisti esterni che in certe tecnologie, come l'ibrido, sono più avanti». Il punto debole: «In passato non abbiamo sfruttato il lavoro sotto lo stesso tetto. Mattiacci ha riorganizzato tutto, scegliendo una persona come unico responsabile. Ha dato questo onore a me».

BCLuc

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