La nuova Milano si prende la supercoppa Pianigiani-Theodore, la coppia è vincente

Il coach torna in Italia e conquista il suo 14° trofeo. Il play è decisivo: 29 punti

La nuova Milano si prende la supercoppa Pianigiani-Theodore, la coppia è vincente

Il filo d'oro di Jordan Theodore riporta la supercoppa nella bacheca dell'Emporio Armani che parte forte (26-17), si complica la vita anche perché i campioni di Venezia hanno reagito da squadra pur non essendolo ancora, ma poi esce alla grande, vince la volata 82-77, scoprendo l'anatroccolo Gudaitis e il francese M'Baye miglior rimbalzista delle due notti forlivesi.

Simone Pianigiani si rimette una spilla dorata sulla giacca, 14° trofeo vinto in Italia dopo il filotto senese, il primo nella sua nuova vita alla corte di re Giorgio. Bella coppia l'ex allenatore del Montepaschi e l'americano macedone arrivato dalla Turchia. Con questi due ingegneri la nuova casa di Milano diventerà ancora più bella, appena finiranno i lunghi lavori nel cantiere che quest'anno non dovrà essere bonificato senza capitani degradati e poi defenestrati. Ieri Theodore, 29 punti, nessun tiro segnato da 3 sui 2 tentati, 7 rimbalzi, 5 assist, miglior giocatore della supercoppa come lo è stato in Europa nella coppa FIBA l'anno scorso, ha preso in mano la squadra dall'inizio e non l'ha mai lasciata. Doveva costruire per Goudelock, ma il mattatore della semifinale vinta contro Trento (24 punti) aveva problemi intestinali, allora ha cambiato spartito. Mai esagerato, abile nel capire, però, che c'era bisogno della polvere di campanellino per andare a colpire quando è cominciata la carestia in attacco e la difesa funzionava male (14-22 nel secondo quarto).

Anche Venezia è un cantiere, sta camminando sulla strada giusta, ha eliminato Sassari, ha scoperto qualcosa di nuovo in Johnson, sa di avere in De Nicolao il ragazzo pepe per tutte le fasi difficili di una partita anche se ieri zoppicava e si è fermato a 2 punti. Si è battuta, ha raggiunto Milano a 7' dalla fine (61-61), ma in quel momento è tornato a cercare la luna Goudelock che in un attimo è arrivato a 14 punti e per la Reyer, tradita dai suoi cecchini Bramos e Peric, pur con tiri aperti, è stato il momento della resa.

Le tribune mezze vuote di Forlì, che pure ha organizzato tutto benissimo, dicono che siamo pur sempre provincia, così come trovare tracce di buone prestazioni dei giocatori italiani è davvero difficile come sembrava dire con gli occhi lo sconsolato Romeo Sacchetti, citti della nazionale che, però, era in tribuna anche per vedere proprio Milano, la prima avversaria in campionato della sua Cremona domenica prossima.

Pensando alla nazionale non dovrebbe neppure preoccuparsi per gli italiani di Milano perché ad occhio potrebbero lasciarglieli anche nelle

due sciagurate pause per le qualificazioni mondiali concomitanti con l'eurolega della squadra milanese. Ne parlerà magari oggi con il presidente Petrucci nella villa bolognese dove la Lega presenterà il nuovo campionato.

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