PATO NON CONVOCATO Robinho da subito al centro dell'attacco

Mexes e Constant recuperati, Ambrosini, in compagnia di un drappello di infortunati (Abate, Antonini, Bonera, Didac Vila, Muntari, Mesbah, Pato) a casa, schieramento e sistema di gioco confermatissimi, con una sola sorpresa in attacco. Qui Bojan, spremuto come un limone, deve cedere il posto a Robinho che può ricominciare dall'inizio dopo la bella perfomance di Napoli. Allegri non svela le sue carte ma loda Antonio Conte («la sua assenza non ha penalizzato, anzi»), promette di non marcare a uomo Pirlo, e sulla tattica non sembra voler ricopiare lo stratagemma di Stramaccioni. «Se non ricordo male, l'Inter ha vinto quando ha tolto una punta e messo un centrocampista» la sua osservazione fondata.

Seguita da quella sugli arbitri: «Il gol di Muntari? Acqua passata, è una delle cose che racconterò ai miei nipoti. L'arbitro Rizzoli? Gli auguro di prendere un bel voto sui giornali». E chiusa dalla notizia del colloquio con Pato: «Capisco la sua voglia, il suo è stato uno sfogo a caldo, ma ci vuole pazienza nel suo caso».

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