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Renzi sogna le Olimpiadi a Roma. Ma Salvini: "Ci sono ancora i debiti"

Il premier lancia la candidatura. Salvini: "Abbiamo ancora le cattedrali nel deserto per le olimpiadi invernali a Torino e i debiti per i mondiali di nuoto di Roma..."

Ai Giochi del 1960 la fiaccola olimpica passa per piazza Venezia
Ai Giochi del 1960 la fiaccola olimpica passa per piazza Venezia

Le Olimpiadi a Roma. È il sogno di Matteo Renzi. Il premier vorrebbe tornare a vivere un sogno, quello svanito due anni fa con il brusco risveglio imposto da Mario Monti in piena crisi economica. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio sulla possibile candidatura della Capitale per i Giochi del 2024 sono qualcosa di più di un'apertura. Si è sbilanciato non poco dicendo che "il governo lavora di sponda con il Coni" e che il 15 dicembre verrà annunciato un "sogno" per i prossimi anni. "Se riusciamo a rimettere in moto il fisco e la pubblica amministrazione - dice - le Olimpiadi le facciamo sotto gamba". Ma il tema è diventato subito terreno di scontro.

La polemica è destinata ad accompagnare comunque la candidatura, che ora attende solo l’annuncio ufficiale: appuntamento il 15 dicembre al Coni per dare il via alla nuova avventura, complici anche le novità sulla valutazione delle candidature che l’assemblea del Cio dovrebbe approvare a inizio dicembre a Montecarlo. "A me colpì molto Monti quando disse che le Olimpiadi erano un progetto troppo grande per l’Italia - ha detto ancora Renzi, il quale allora definì sbagliata la scelta - ma non c’è progetto troppo grande per l’Italia". Pensare in grande, quindi, ma per concorrere adeguatamente per l’edizione 2024 non sarà necessario fare investimenti monstre. "Condivido il sogno di Renzi, e se saremo in corsa - spiega Marino - sarà con ambizione e sobrietà". "Ci fanno felici, confermano la sua sensibilità verso lo sport - ha detto Malagò riferendosi alle frasi del premier -. Lo aspetto il 15 dicembre al Foro Italico".

La bocciatura arriva dalla Lega Nord. "Le Olimpiadi in Italia? Renzi è un uomo pericoloso... - affonda Matteo Salvini - abbiamo ancora le cattedrali nel deserto per le olimpiadi invernali a Torino e i debiti per i mondiali di nuoto di Roma...". La posizione del segretario del Carroccio è dura: "Abbiamo 13 miliardi di euro non risarciti ai terremotati dell’Emilia Romagna. Abbiamo una disoccupazione record, ogni giorno chiudono 120 aziende, e il presidente del consiglio pensa a fare le Olimpiadi in Italia. Non ci sono parole".

Il processo di candidatura sarà meno rigido dell’attuale dato. La nuova parola d’ordine indicata dal presidente del Cio Thomas Bach è sostenibilità. Le città candidate dovranno indicare le proprie caratteristiche peculiari dal punto di vista economico, infrastrutturale e sociale, potranno proporre partnership con altre città e Paesi e anche essere aiutate finanziariamente dallo stesso Cio. Se i costi temuti erano stati la principale remora per la rinuncia alla corsa 2020, il nuovo corso del Cio sembra mettere l’Italia in una posizione almeno di parità sulle possibili concorrenti. Il 15 dicembre dal Coni insomma è atteso il via libera alla candidatura.

"Da lì - promette Renzi - ripartirà il sogno interrotto due anni fa".

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