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La Serie A sceglie il Fondo. E chiede "aiuto" al governo

Via libera a Cvc-Advent-Fsi per la media company sui diritti tv. Casse vuote: pronto l'sos delle società allo Stato

La Serie A sceglie il Fondo. E chiede "aiuto" al governo

Cvc con Adevent e Fsi è il socio giusto, il consorzio designato dall'assemblea dei presidenti di serie A per dare vita alla media company deputata a commercializzare i diritti tv e commerciali del campionato dal prossimo triennio in poi (2021-2023). Votato da 15 club su 20 (si sono astenuti Napoli, Lazio, Verona, Udinese e Atalanta) ha ricevuto l'esclusiva della durata di 4 settimane per raggiungere il closing dell'operazione che può cambiare la vita al calcio italiano.

La proposta, articolata in modo molto schematico che ha battuto la concorrenza della seconda cordata (Advente e Fsi) ed escluso l'ultima arrivata, di Fortsress (sostenuta da Wanda e Infront), è la seguente: il consorzio dei fondi può entrare al 10% nella nuova società che avrà una governance mista (un ad indicato dal fondo, presidente espresso dalla Lega: probabilmente sarò lo stesso Dal Pino a trasferirsi in un settore, Tcl, nel quale ha lavorato da anni) con una valutazione di 1,6 miliardi e un anticipo di 1,1 miliardi dei quali 600 milioni da versare subito nelle casse vuote dei club. È prevista, negli accordi tutti ancora da sottoscrivere, la possibilità per la stessa Lega di riacquistare le quote dopo un tot numero di anni (10 secondo talune indicazioni).

La votazione è filata via liscia, con il presidente Dal Pino (in isolamento fiduciario a casa) collegamento in video conferenza e l'assemblea riunita in un albergo del centro milanese presieduta dall'ad Luigi De Siervo. L'unico momento di tensione si è registrato all'atto di nominare la commissione dei presidenti chiamata a trattare con il consorzio i patti parasociali della media company: alla fine sono stati designati 5 esponenti (Agnelli, De Laurentiis, Campoccia, Fenucci e Fienga) espressione come si può intuire dei due fronti andati alla conta. Toccherà a loro scollinare il più importante degli ostacoli costituito dall'obiezione sollevata dalla lega di serie B con due diffide rimaste senza risposta e che ha affidato allo studio Chiumenti il compito di studiare la prossima mossa.

È questo il secondo passo, forse quello decisivo perché siamo alla vigilia della firma, verso il rilancio del calcio di serie A che ha una grave crisi di liquidità da affrontare a causa del mancato pagamento della rata Sky in aggiunta ai mancati introiti da botteghino. Sullo specifico argomento, è già allo studio una riunione fissata per la prossima settimana: è intenzione dichiarata dei presidenti reclamare, sulla materia, un sostegno del governo. I due ultimi provvedimenti all'ordine del giorno approvati (bando dei diritti esteri e budget della stagione) hanno confermato l'impressione di un'assemblea finalmente operativa, dal clima di recuperata coesione.

Versione finalmente positiva dopo l'immagine non certo virtuosa offerta in occasione della vicenda Juve-Napoli che sarà oggetto di decisione del giudice sportivo nella giornata odierna.

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