"Perché mai Sky dovrà restare senza i diritti di Seria A? Siamo l'operatore con maggiore esperienza e interessati a partecipare alla vendita dei diritti. Una grande azienda deve sempre avere un piano B. Ma le assicuro che, se le regole sanno uguali per tutti, questo non servirà". A sottolinearlo, in un'intervista a La Repubblica, è l'executive vice presidente di Sky, Riccardo Pugnalin, per il quale la partita dei diritti tv della Serie A per i prossimi 3 anni è ancora aperta e l'emittente satellitare è ancora in gioco. "Ma siamo certi che tutto si svolgerà regolarmente, visto che la Lega ha un Commissario, e che sono coinvolte almeno due Autorità in temi di rilevanza europea", dice Pugnalin.
Che poi aggiunge: "Dopo mesi di aste-flop, sono comprensibili le espressioni pittoresche, anche se poco aderenti alla realtà dei fatti. La storia di questa asta dei diritti tv parte da molto lontano: due bandi, lunghi, a distanza di mesi, non sono riusciti a trovare la soluzione al tema nodale del valore reale del calcio italiano. Siamo i primi ad esserne dispiaciuti soprattutto dopo avere messo sul tavolo grandi risorse".
Infine Pugnalin spiega: "Era difficile per noi prendere tutto quando ci si offriva poco, soprattutto in termini di esclusiva. La conoscenza di Sky di questo mercato ha fatto sempre prendere decisioni molto razionali. Ma tutto ciò ha sempre dei limiti oltre ai quali è difficile andare.
Questa volta ci veniva chiesto di superare illogicamente questi limiti sfidando la legge di gravità, cioè quella della sostenibilità. Ricordiamo che il calcio italiano è ancora basato pressoché esclusivamente sui diritti tv che da soli non sorreggono più il sistema".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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