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Stirpe: Frosinone promosso o faccio causa

Il patron dei ciociari attacca. Lotito: "Riprendere ad allenarsi". Ipotesi 4 maggio

Stirpe: Frosinone promosso o faccio causa

L'obiettivo è tornare a giocare. L'obiettivo è rispettare il format dei campionati, seppur ovviamente posticipati a causa del Coronavirus. Il presidente della Lazio Claudio Lotito è stato chiaro: «Non capisco come mai i giocatori non si possano allenare, non c'è nessuna controindicazione medico-scientifica che blocca l'attività ai calciatori diversamente da tutti quei lavori che invece continuano a esser svolti». Intanto si affaccia l'ipotesi di ripresa degli allenamenti il 4 maggio, sempre che arrivi il via libera del Governo e delle autorità sanitarie.

Convinto della necessità di riprendere i campionati anche il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe: «Qualora la Serie B dovesse essere interrotta e la mia squadra, di conseguenza, non dovesse salire in A perché terza in campionato, allora mi muoverò per vie legali». Proprio questo lo spauracchio che le varie Leghe vogliono evitare: un'estate in tribunale. Per questo in altri paesi europei cominciano a programmare la fase due, quella relativa alla convivenza con l'epidemia. In Germania la Bild ha svelato il piano della Lega: la ripresa del campionato sarà giocoforza a porte chiuse, permettendo l'accesso allo stadio a 239 persone complessive così suddivise: 126 quelle ammesse al recinto di gioco, compresi giocatori, allenatori, staff medico, operatori tv, direttori di gara e raccattapalle (ridotti, visto il momento, da 12 a 4), ai quali vanno aggiunti 113 persone fra giornalisti, addetti alla sicurezza e otto dirigenti per squadra. All'esterno dello stadio opererebbero una cinquantina di addetti al servizio d'ordine. La speranza della federazione tedesca è quella di poter ripartire già il primo maggio e concludere tutto entro il 30 giugno, con gli acquisti già programmati per il primo luglio e tutti i prestiti (il Dusseldorf, per esempio, ha una dozzina di tesserati in scadenza). Anche se la Fifa ha dettato le linee guida per affrontare l'emergenza: «Estendere le scadenze dei contratti fino a quando la stagione non sarà terminata e un mercato flessibile».

Pure in Spagna ci si sta muovendo per ripartire, tanto che Federazione e Assocalciatori sono giunte a un accordo: benché il calendario sarà compresso, fra una gara e l'altra dovranno passare almeno 72 ore. Se si dovesse giocare in estate, verranno consentite due soste per tempo in modo che i giocatori possano idratarsi. «Solo negli incubi penso alla cancellazione del campionato - così il presidente della Liga Tebas -. Vorremmo tornare a giocare il 28 maggio, o in alternativa il 6 o il 28 giugno. Abbiamo informato gli altri tornei europei e queste date darebbero ai giocatori il tempo di rimettersi in forma».

In Inghilterra intanto il presidente della Football Association Clarke parla del rischio «di perdere squadre e campionati» a causa di una crisi economica «oltre l'immaginazione più sfrenata».

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