Milano o Trento. Il basket scudetto oltre la siepe ricordandosi che è meglio dormire liberi in un letto scomodo, come saranno queste finali, che essere prigionieri in un letto comodo. Vorremmo tanto sbagliarci, ma questa serie al meglio delle sette partite, che si inizia stasera al Forum di Assago, casa dell'Emporio Armani, ore 20.45, diretta Rai ed Eurosport, come sempre nella serie dove si gioca ogni due giorni, potrebbe anche chiudersi in fretta. Milano ha tutto per dominarla, Trento soltanto la sua fede. Non è poco, diranno i cacciatori delle Alpi, ma forse non basterà perché in casa Armani adesso c'è la fame e anche la chiarezza dei ruoli, difficile da destabilizzare soltanto con una difesa feroce, azzannando ogni pallone come sa fare la squadra di Buscaglia, il monaco zen barese alla seconda finale in carriera contro il Pianigiani che ha vinto sempre le sue sfide tricolori quando era a Siena.
Difficile capire perché in troppi si sono iscritti all'albo delle banalità parlando di sfida equilibrata. In stagione Milano ha un tre a zero su Trento. Le Aquile non saranno neppure al completo visto che mancherà in gara uno il Flaccadori eletto miglior under nelle ultime tre stagioni. All'Emporio piace questa finta incertezza per la sua pastorale cestistica, ma sa benissimo di essere la più forte, anche se ha balbettato tanto. Già, direte voi, ma l'anno scorso fu proprio Trento ad eliminare la stessa Milano che, come sempre nella sua storia, partiva da favorita. Erano le semifinali. Furono la trappola per Repesa sotto il fuoco amico. La caduta di quei falsi dei ha portato alla nuova rivoluzione e ora Pianigiani presenta una squadra con tanti punti nelle mani, più alta, più grossa, ma senza l'ossessione di dover essere quello che non sarà mai in difesa. Le basterà muovere la palla e sfinire una nemica in una battaglia dove si gioca ogni due giorni, dopo la seconda al Forum ci saranno due partite a Trento e forse finirà tutto nel nido delle Aquile anche se all'Emporio, forse, farà più piacere festeggiare il 28° scudetto davanti ai 10 mila del Forum. Le percentuali della stagione dicono che Milano è superiore in tutto, salvo che nelle palle recuperate, la vera specialità dei cacciatori di Buscaglia che hanno una debolezza ai tiri liberi che l'Armani non perdonerà mai.
È vero che Trento ha eliminato prima Avellino e poi i campioni in carica di Venezia, due squadre che avevano vinto al Forum, ma adesso questo Emporio sembra vaccinato anche se in semifinale ha perso la prima in casa contro Brescia. L'equilibrio sarà rotto dai primi cambi, ma anche come quintetti base la bilancia pende tutta dalla parte di Milano.
Per Trento la speranza sta nella fede di chi, dopo un pessimo girone di andata, ora si trova alla seconda finale della storia per una società nata nel 1995, quasi 50 anni dopo la sua avversaria, il sogno quello di poter fare come diceva uno storico americano delle religioni: un eroe è un normale essere umano che fa la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze. Per una partita si potrebbe anche fare, ma vincerne quattro sembra impossibile. Vedremo.
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