Vale secondo vale una pole. "La mia gara per Nicky"

Rossi: "Un bella corsa. È l'unica cosa che posso fare per il mio amico Hayden". Primo Viñales

Vale secondo vale una pole. "La mia gara per Nicky"

Le Mans È la gara. Quella di oggi è la gara, il Gp, la corsa, l'occasione, il gancio in mezzo al cielo che Vale Rossi sperava di trovare sull'asfalto amico di Francia. Prima fila, secondo tempo e persino il rammarico di aver mancato per traffico e lentezze altrui la pole che in casa sua non è cosa che arrivi spesso. «Sono contento perché sull'asciutto sono sempre stato veloce, però un po' di rammarico per la pole c'è... Comunque tutto è cambiato rispetto a Jerez».

In Spagna, due settimane fa, tre Honda davanti a tutti e le Yamaha lontane e confuse. Qui, ieri, l'esatto contrario: Viñales e Valentino davanti, subito dietro lo splendido Zarco su moto sorella ma non gemella. Poi Honda, ma non quella ufficiale di Marquez, caduto due volte, mai innamorato di questa pista e solo quinto. Davanti a lui Cal Crutchlow, dietro di lui la Ducati (bravo Dovizioso). Disperso Lorenzo su pista che non ha mai amato e su asfalto umido che ama ancor meno, costretto al Q1 e poi lasciato fuori dalla mischia che conta. Scatterà sedicesimo e nervosissimo, leggasi scambio di vedute con il team manager Tardozzi. Tre piazze davanti l'altro beffato di giornata, Daniel Pedrosa, vincitore in Spagna e finito anche lui nel purgatorio del Q1.

Occasione ghiotta per il Dottore, dunque. Per rendere più corposo il risicato vantaggio di due punti che lo separa dal compagno Viñales e dai rivali d'altra marca, Marquez e Pedrosa, rispettivamente distanti 4 e 10 punti. Occasione ghiotta che richiederà sudore vero visto che in pole c'è il giovane e ostico compagno ma, si sa, Vale nei corpo a corpo non sente l'età. Sente però che il gancio in mezzo al cielo è là che penzola e dovrà afferrarlo. «Peccato per il primo tentativo dietro Miller perché 40 metri più lontano e avrei davvero potuto fare bene», ripensa alla pole. «Comunque ora conta fare una bella gara da dedicare a Nick Hayden e alla sua famiglia, purtroppo è l'unica cosa che posso fare».

Dietro il cambio di marcia della Yamaha da Jerez a Le Mans «i settaggi nuovi introdotti con gli ingegneri», spiega ancora Vale, «il grip di questo asfalto che si sposa a meraviglia con la nostra moto e le gomme che si adattano bene...». Già, le gomme. I piloti in safety commission hanno votato a stragrande maggioranza per il ritorno alla morbida anteriore 2016.

Fra i pochi contro Lorenzo, che si è scontrato con Jack Miller dopo che l'australiano gli aveva ribattuto tirando in ballo fondo schiena e parti basse. Quasi profetico. Il canguro della Honda è caduto ieri e solo per una questione di fondo schiena non si è fatto nulla.

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