Il signor Vezzali si chiama Domenico Giugliano, irpino di 39 anni, ex difensore di calcio: da questa stagione sarà il vicellenatore dell'Ancona, in serie D. Mimmo, come si vive accanto a una jena?
«Bene - risponde il marito di Valentina, rientrato ieri sera nelle Marche -. E' tutto cuore e precisa, meno che in casa... Lascia tutto in giro. E di cucinare non se ne parla. Peraltro, in quanto calciatore, mangio sempre senza condimenti, pasta in bianco e petto di pollo».
In famiglia comanda Valentina?
«Ognuno ha i propri spazi, le guarda molto se stessa. La donna di servizio ci dà una mano, due ore al giorno».
A freddo il bronzo è appagante?
«Quasi miracoloso, per come mia moglie è stata seguita in questo quadriennio. Lo scorso novembre incappò in un incidente stradale, a Norcia: non fu controllata come doveva, riprese gli allenamenti appena una settimana dopo aver rischiato la vita».
Ma fu un semplice colpo di frusta...
«Venne dimessa dall'ospedale di Spoleto con prognosi minima, la questione fu sottovalutata. Avrebbe dovuto restare ferma più a lungo, per settimane accusò dolori. Inoltre anticipammo noi le spese delle cure».
La trascurò il presidente federale Giorgio Scarso?
«Assolutamente no. Dopo tutto quanto ha fatto per l'Italia, però, il responsabile sanitario avrebbe dovuto dedicarle maggiore attenzione».
Anche dal ct Stefano Cerioni, maestro di Elisa Di Francisca?
«Persino questo aspetto andrebbe considerato».
Deflagra la rivalità pure con la Errigo?
«È solo competizione sportiva, ciascuna vuole vincere».
La portabandiera chiude qui, a 38 anni?
«Ora pensa solo alla prova a squadre.
Quanto ha guadagnato, in questo ventennio?
«Forse appena un centesimo di quanto abbia meritato».
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