Viviano, Benatia, Balotelli: "incompresi" con la valigia

Quanti big in cerca di riscatto: da Destro a Candreva Ma Ranocchia e Montolivo soffriranno fino a giugno

Viviano, Benatia, Balotelli: "incompresi" con la valigia

Il calciomercato per rilanciarsi, trovare nuova linfa, nuovi stimoli ma soprattutto il sorriso. Sono tanti i giocatori che si sono smarriti, preda di contratti tramutatisi in vere e proprie gabbie dorate o di club che non gli offrono la giusta fiducia in campo. E mai come quest'anno la possibilità di cambiare squadra gli permetterebbe di ritrovare un po' di serenità.

In un'ipotetica formazione iniziale, c'è spazio davvero per tutti. Dal portiere all'ultimo attaccante, l'offerta è talmente ampia da perderci la testa: tra i pali non si può non citare Viviano, tornato di corsa in Italia alla Spal dopo una fallimentare esperienza allo Sporting Lisbona, condita con zero presenze; la linea difensiva, poi, vede impegnati giocatori di spessore finiti ai margini dei rispettivi progetti tecnici: Ranocchia, Benatia e Lisandro Lopez. Il primo, ex capitano dell'Inter, quest'anno non è mai sceso in campo ed è l'unico giocatore di movimento mai schierato finora da Spalletti; il suo esordio avverrà probabilmente il prossimo 13 gennaio in coppa Italia contro il Benevento, mentre rimane fredda l'ipotesi di una cessione all'Empoli. Una sua partenza, destinazione Premier League, è plausibile per il mercato estivo. Situazione simile per Benatia, che di presenze ne ha registrate finora cinque, un po' pochine per essere sereno: Milan e Borussia Dortmund sarebbero disposti a far carte false per lui, ma Allegri ne ha sempre bloccato la cessione. Per Lisandro Lopez, invece, l'esperienza italiana è al capolinea: Benfica o un ritorno in Argentina nel suo futuro.

La mediana è a forti tinte milanesi: si parte con Bertolacci (zero presenze in campionato, quattro in Europa League) per il quale il ritorno al Genoa si fa sempre più concreto; si prosegue con l'ex capitano del Milan, Montolivo (ieri si è allenato da solo a Milanello, andrà via a giugno a costo zero); per finire con Candreva, che una maglia da titolare non la vede addirittura dal 29 settembre scorso. Ipotizzare un ritorno alla Lazio non è reato. Infine Diawara, che a Napoli ha collezionato sì 10 presenze ma solo sei da titolare: Atalanta, Fiorentina e Wolverhampton sono in attesa di sue notizie.

L'attacco è quello delle incognite: le due reti in 13 gare non rendono Schick intoccabile in casa Roma, con la Sampdoria che sogna un suo clamoroso ritorno. Ma i blucerchiati intanto stringono i tempi anche per Destro del Bologna (solo 208' giocati finora) mentre appare ancora una volta lontano dall'Italia il futuro di Balotelli: dopo i no di Parma e Genoa, ecco l'offerta del Marsiglia, nonostante lo zero tondo alla voce reti segnate.

Ma la lista potrebbe essere davvero lunga: c'è chi ancora una volta non ha convinto, come Pjaca alla Fiorentina (difficile vedere un Milan che potrebbe davvero affondare il colpo), e quindi cerca una nuova sfida; chi invece pensa ad un futuro da titolare, come Andreolli (tre sole presenze a Cagliari); e chi, in fin dei conti, la Serie A la vede come un trampolino di rilancio per un ritorno ai fasti di un tempo: Sansone e Soriano hanno accettato la sfida del Bologna di Inzaghi, lasciando una Spagna avara di soddisfazioni per tentare di nuovo l'avventura nel Bel Paese; stesso percorso anche per

Muriel che, dicendo addio al Siviglia per accasarsi alla Fiorentina, spera di tornare ad essere quello dei tempi di Sampdoria, Udinese e Lecce. Perché la Serie A, in fin dei conti, piace ancora. E non è solo merito di Cristiano Ronaldo.

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