Stangata di Penati sulle auto ecologiche

Palazzo Isimbardi progetta il pedaggio ambientale sulle tangenziali, intanto «stanga» anche i motori ecologici. La giunta di centrosinistra guidata dal ds Filippo Penati ha deciso infatti di alzare l’imposta provinciale di trascrizione dal venti al trenta per cento. Balzello da pagare quando si acquista un veicolo, nuovo o usato, sia auto oppure moto.
E mentre l’inquilino di via Vivaio, Penati, s’affretta a spiegare che non si tratta di «stangata» bensì della «riconosciuta limitatissima autonomia finanziaria della Provincia, legata al sistema di tributi provinciali che si riferisce al mercato automobilistico e al sistema produttivo», la Casa delle libertà denuncia che «appena tre anni fa, nel 2004, l’Ipt era a quota tre per cento: ventisette per cento in meno rispetto a oggi».

Tre per cento che, tra l’altro, era stato mantenuto così dal 1999, anche se per esigenze di bilancio l’amministrazione di centrodestra avrebbe potuto alzare quel tetto. Annotazione che fa venire un travaso di bile ai tre milioni ottocentomila milanesi che alle casse della Provincia si preparano a versare dai sei ai sette milioni di euro in più.

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