Il dott. Cervi, che da affezionato lettore del Giornale leggo sempre con piacere anche e soprattutto per la moderazione e la saggezza dei suoi commenti, nel rispondere al lettore Zanchetta critica lestremismo del lettore che arriva a dire che «nemmeno ai tempi del terzo Reich» si era vista una persecuzione giudiziaria come quella che subisce Berlusconi aggiungendo che non è possibile fare confronti con i Tribunali di regimi dittatoriali nazisti o comunisti e che nel presente vi sono paesi, come lattuale Russia, dove la persecuzione giudiziaria nei confronti degli avversari politici è ben più dura. Con la stima che nutro nei confronti del dott. Cervi mi permetto, questa volta, di fare alcune considerazioni che dissentono dalla sua analisi: la prima è che la parte politica che oggi in Italia appoggia la Magistratura, consentendole di violare in maniera palese la separazione dei poteri che è il principio fondamentale di ogni democrazia, è la stessa che guardava al regime comunista e ai suoi Tribunali come modello da ammirare e, possibilmente, imporre anche al nostro Paese. In secondo luogo la situazione italiana secondo me, se possibile, è peggiore di quella dei regimi nazisti e comunisti che erano dichiaratamente e apertamente dittatoriali e, la storia ce lo insegna, le dittature prima o poi vengono abbattute. Da noi, invece, labuso viene perpetrato in maniera subdola nascondendosi dietro a quella stessa Costituzione che viene invocata unilateralmente e strumentalmente per legittimare il proprio comportamento.
Quanto allesempio dellattuale Russia credo che non sia proponibile perché è vero che laccanimento di Putin nei confronti di Khodorkovsky è peggiore ma è altrettanto vero che la storia dellarricchimento di Khodorkovsky non è proponibile con la storia di Berlusconi.
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