La stanza di Mario Cervi

Siamo sicuri di voler parlare di «Italia dell’odio» solo perché una parte del nostro Paese non è d’accordo con la politica del Pdl e del presidente del Consiglio? A me sembra che l’odio stilli ogni giorno dalle pagine del Giornale. Tengo a precisare che non sono una «comunista» (ma esistono ancora?), non scendo in piazza con le donne del Pd, non mi lamento di nulla, pur essendo un’insegnante che ha risentito dei tagli della riforma Gelmini, che peraltro non critico in ogni sua parte e per partito preso... Insegno in una scuola pubblica con passione, senza «inculcare» (parole del vostro Presidente) ai miei alunni nessuna morale contraria ai valori della famiglia (sono cattolica convinta e praticante). Li educo al sacrificio, allo studio serio e approfondito, al rispetto delle regole e degli altri, all’onestà morale e intellettuale.

Lavoro con impegno totale durante le ore di scuola e con massima dedizione approfondisco, correggo compiti, ricerco nuovi stimoli per i miei alunni durante il pomeriggio. Non penso proprio di far parte dell’Italia dell’odio solo perché non sono d’accordo con alcune prese di posizione del Governo. Cordialmente e senza risentimento alcuno (però con un po’ di delusione)
e-mail

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica