la stanza di Mario CerviI lati oscuri di Pistorius non offuscano il suo coraggio di atleta

Caro dr. Cervi, mi riferisco al caso Pistorius. Tutti sanno che questo povero disgraziato è stato trasformato in fenomeno da baraccone da chi, direttamente o indirettamente, ci trovava il proprio tornaconto. Abbiamo appreso che viveva in una villa sontuosa. Poi è venuta, suscitata astutamente, la lunga discussione se il personaggio potesse partecipare alle Olimpiadi o se dovesse contentarsi delle Paralimpiadi. Per anni ci siamo dovuti sorbire le prediche sull'intrepido coraggio e sull'eroica tenacia con cui lui aveva sconfitto la disabilità, etc. etc. Ora si scopre che era un tipaccio e i nostri illustri moralisti si esibiscono in profonde riflessioni sull'«angelo caduto». A me questo sembra falsità ributtante. E a Lei?
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Caro Janni, capisco la sua indignazione, che è anche la mia, ma non credo sia giusto buttare la croce addosso a quanti si sono emozionati per le imprese atletiche di Pistorus, e le hanno esaltate. Chi vedeva in lui un campione della forza di volontà e della ribellione all'handicap non poteva prevedere che il giovanotto sarebbe diventato - almeno così pare, stando alle accuse - l'assassino della fidanzata. Immagino sia vero che attorno al celebre Pistorius, e sfruttando la sua fama, si sia formato un clan di profittatori e di speculatori. Ma questo non intacca la prodigiosità delle sue imprese, non l'intaccherebbe nemmeno una conferma delle accuse di doping. Se uno è colpito tragicamente dalla sorte, e Pistorius lo è stato, possiamo concedergli di fare ciò che innumerevoli atleti non handicappati fanno. Poi è venuto il crimine, s'è saputo che Pistorius è un violento omicida. Questo distrugge l'immagine che avevamo di lui e che, lo ammetto, è stata ingigantita dai mezzi d'informazione. A questo punto dovremmo sentirci colpevoli per le lodi tributate all'intrepido coraggio e all'eroica tenacia del personaggio? Non la penso così. Certo, siamo tutti molto tristi per l'epilogo da cronaca nera d'una parabola umana che ci aveva commossi. I commenti sull'angelo caduto potranno essere retorici e perciò superflui.

Ma non li taccerei di falsità. Quella dell'eroe che diventa assassino è una trama straziante. Un Pistorius, l'abbiamo purtroppo visto, non è al disopra delle emozioni e delle abbiezioni umane. Può esserne travolto e spinto a uccidere.

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