Lo stilista della bambola è lo stesso di Michelle Obama

Barbie si candida ufficialmente alla Casa Bianca. Non sarà nè Democratica, nè Repubblicana, ma correrà invece come leader indiscussa del «B Party». Per la Barbie «I Can Be... President» non ci sarà bisogno delle primarie: il suo unico scopo, durante le tappe elettorali, sarà quello di sensibilizzare le donne alla politica. Il nuovo modello della bambola più famosa al mondo è stato, infatti, prodotto dalla Mattel in collaborazione con la «White House Project», una non profit che spinge le donne a far carriera nei posti di potere. Dopo aver fatto 130 professioni diverse, tra cui l’astronauta, il chirurgo e l’ingegnere informatico, Barbie potrà dirsi realizzata solo dopo aver occupato la poltrona da presidente, anche se tuttavia non è la prima volta che corre per diventare «commander in chief». Lo ha già fatto nel 1992, 2000, 2004 e 2008. Tailleur rosa, con richiami patriottici blu, bianchi e rossi, disegnato niente di meno che da Chris Benz, uno degli stilisti preferiti dalla First Lady Michelle Obama, per il look da candidata Barbie per la prima volta dopo 53 anni abbandona gli scomodi tacchi a spillo e opta per la zeppa che le consentirà di stare letteralmente in piedi senza appoggio. Secondo la Mattel, il 90 per cento delle adolescenti tra i tre e i dieci anni possiede almeno una Barbie, facendone così la bambola più venduta negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono al 90/mo posto nel mondo per rappresentanza femminile in una legislatura: solo un 16,8% siede tra i banchi del Congresso, mentre appena il 12% occupa un posto da governatore o sindaco di una grande città. Mai nessuna donna comunque è mai stata capo di Stato.

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