La storia

Non è la prima volta che il Tevere minaccia la Capitale. decine le occasioni in cui il fiume ha straripato sin dal V secolo a.C., quando si iniziò a documentare questi fenomeni. Ecco le inondazioni periodo per periodo
414-44 a.C: 23 inondazioni.
63 a.C-37 d.C.: durante l’impero di Augusto e Tiberio il Tevere straripa per 6 volte.
105: in una lettera Plinio il Giovane cita un’inondazione.
105-398: si verificano 15 esondazioni.
500-1100: epoca tranquilla, solo 7 inondazioni.
1230-1277: due alluvioni documentate la prima da una lapide sul muro della chiesa di Santa Maria in Transpontina, poi rimossa; e la seconda all’ingresso dell’arco dei Banchi, davanti alla chiesa.
1495-1606: ben 7 piene eccezionali: una nel 1530 provoca 3mila morti, un’altra nel 1557 altrettanti.
Seicento: nel corso di un secolo si registrano 5 piene ma senza vittime.
1805: il Tevere invade la zona che va da Ripetta al Corso e buona parte del centro.
28 dicembre 1870: le acque raggiungono 17,22 metri.

È in seguito a questa piena che si decide la costruzione dei muraglioni alti 9 metri.
17 dicembre 1937: è l’ultima grande piena del Tevere, che invade l’ospedale Fatebenefratelli, San Bartolomeo sull’Isola, l’idrometro di Ripa Grande e l’allora borgata Ponte Galeria 1148.

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