La strategia lombarda per migliorare i servizi sanitari

L'Health Technology Assessment (HTA), cioè la valutazione delle tecnologie sanitarie è sempre più importante, soprattutto in un contesto critico come quello attuale, caratterizzato dall'invecchiamento della popolazione, aumento delle malattie croniche e nuove tecnologie. Crescono in modo più rapido i bisogni e la domanda di salute. Per questo sono utilissimi strumenti come l'HTA. «L'Health Technology Assessment cerca di rispondere, attraverso approfondite analisi, in primo luogo a esigenze di appropriatezza clinica, sicurezza ed efficacia degli interventi sanitari. E in seconda istanza alla sostenibilità e organizzazione dei servizi», spiega Michele Tringali, referente del Programma Health Technology Assessment della Regione Lombardia. «Le valutazioni di HTA aiutano a identificare non solo le aree di spreco, ma anche a scegliere i dispositivi e gli interventi migliori, più efficaci e non necessariamente sempre costosi». Nel concreto l'HTA è un processo che, attraverso un approccio multidisciplinare, è in grado di valutare il contributo di una determinata tecnologia (vecchia o nuova), all'interno di un percorso assistenziale. Dove per tecnologia si intende: apparecchiature, dispositivi medici, farmaci, procedure diagnostico terapeutiche, fino ai processi di cura, organizzativi e gestionali. La Lombardia è tra le regioni italiane che lavora in questa direzione. Da tempo ha predisposto un programma di HTA. «Abbiamo definito in dicembre i principi per la definizione di una rete aziendale di HTA in Lombardia. Ora siamo passati alla realizzazione di una autentica rete lombarda», sottolinea Michele Tringali. Oggi esiste un'esigenza di diffusione di competenze specifiche sul tema. Motivo che ha spinto la Società Italiana di Igiene (SItI), in collaborazione con Fondazione MSD e Il Pensiero Scientifico Editore, a promuovere, il workshop «HTA». Patrocinato dalla Regione Lombardia.

Obiettivo: definire un piano formativo per professionisti di Asl e Ao lombarde, che la SItI implementerà. «Il ruolo di una società scientifica è strategico per gestire al meglio l'introduzione di nuove tecnologie», afferma Carmelo Scarcella, presidente in Lombardia della Società Italiana di Igiene.

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