Su «Dossier» l’intraprendenza della bella Sicilia

Sicilia in dolce-amaro per un progetto ambizioso. Mostrare il volto, migliore e più intraprendente dell’isola. «È nello spirito di Dossier - afferma l’editrice Maria Elena Golfarelli - quello di essere il punto d’incontro tra le idee politiche, economiche e culturali che percorrono il Paese. Una testata, Dossier, nata come allegato al quotidiano il Giornale, con lo scopo di mettere in comunicazione il meglio della cultura liberale e riformista italiana e per raccontare cosa succede sotto la pelle dell’opinione pubblica del nostro Paese».
Questi i presupposti di Dossier Sicilia che racconta di una civiltà del fare e del vivere, tra vestigia storiche tra le più ammirate del mondo, ma anche tra poli tecnologici e industriali d’eccellenza, capacità professionali uniche, creatività e intelligenze importanti. Un mosaico che il prossimo numero di Dossier, punta di diamante delle riviste della Golfarelli Editore, nonché di un vasto pensiero liberale - con un’articolata analisi del direttore Raffaele Costa, più volte ministro e figura di spicco del liberalismo italiano - mostra in modo articolato e profondo, non tralasciando nessun settore della Sicilia più vera. Testimone d’eccellenza delle nuove grandi possibilità di sviluppo nelle fonti rinnovabili, come sole e vento - in copertina e in un ampio reportage - il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
«Abbiamo voluto dare volto a quella società civile siciliana rappresentativa di un mondo complesso, ricco di storia e di concreta fattività - spiega Raffaele Costa - ma nel contempo abbiamo anche voluto significare e sottolineare il forte impegno dello Stato e della società più sana della regione nel contrastare ogni fenomeno di malavita organizzata». Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, fa così il punto della situazione, sottolineando i grandi successi ottenuti negli ultimi tempi nella lotta alla mafia. Mentre Domenico Achille, comandante regionale della Guardia di Finanza e Vincenzo Coppola, comandante della Regione Carabinieri Sicilia sottolineano lo sforzo capillare che interessa tutto il territorio contro i reati d’usura, evasione fiscale, riciclaggio e mafia. «Per svelare le trame illecite della mafia occorre un’attività investigativa solida e ben strutturata - sostiene Francesco Messineo, procuratore capo di Palermo - che si basi sull’esperienza dei magistrati inquirenti». I numeri: 650 milioni di euro il valore di quasi 9mila beni e oltre 1.000 aziende sequestrate alla mafia fino al giugno del 2009. Ferma e severa anche l’azione contro l’usura. Giosuè Marino, commissario del governo, elenca i successi. Solo nel 2009, alle vittime siciliane di usura ed estorsione, sono andati 31 milioni di euro.
«Ma il volto della Sicilia più vera e produttiva esempio di una rinascita concreta - continua Marco Zanzi, direttore editoriale della rivista - emerge dalle tante storie dei poli produttivi d’eccellenza, dalle testimonianze dei protagonisti della Confindustria locale. Roberto Bertola, direttore generale del Banco di Sicilia descrive le iniziative nel credito alle imprese mentre, Giancarlo Mazzucca e Carlo Pelanda, riflettono sulla recente manovra economica del governo. Il ruolo centrale della Sicilia nel Mediterraneo, poi, viene illustrato dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa».
Non mancano voci autorevoli di grandi professionisti del diritto, dell’economia e della sanità come Umberto Veronesi. Gli argomenti: politiche del lavoro, welfare, sanità pubblica e giustizia.


Né mancano riferimenti alla Sicilia, scrigno di meraviglie, che potrebbe vivere solo di turismo e alle sue millenarie tradizioni fatte di eccellenze.

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