Sul palco del Duse pensando a Dalla

«Viene naturale dedicare lo spettacolo a Lucio Dalla» dice il direttore del Teatro Stabile Repetti presentando Malavitaeterna di Gian Piero Alloisio. Già perché anche Dalla era passato dal teatro genovese nel 1976 quando si occupò delle musiche e delle canzoni dello spettacolo Mare di Edward Bond, modulando la voce di attori stonati che lo ricordano come quello che «faceva cantare anche i paracarri». Gian Piero Alloisio assolutamente d'accordo con Repetti ricorda anche quanto Dalla come De André si fossero sempre occupati di raccontare quegli emarginati che sono protagonisti del testo che lui porta in scena. Malavitaeterna infatti narra di King, un tossicodipendente genovese finito in carcere con venti grammi di eroina in tasca e 5.000 euro imboscati nel cruscotto della Vespa. «Il mio testo racconta la giornata di un tossicomane dall’inizio fino all'arresto - dice Alloisio - presentando un universo variegato sconosciuto ai più. Lo spettacolo è la nostra "operina da tre soldi", un musical dei poveri pieno di vitalità affidato al canto e al recitato su musica dal vivo. Un’operina che è anche paradossalmente divertente e commovente, e che nel corso delle sue edizioni ha raggiunto la sua pienezza». Infatti nell’edizione che sarà presentata il 14 marzo al Duse vede anche Federico Sirianni nella veste di King che racconta il suo percorso di espiazione, ruolo un tempo sostenuto dallo stesso Alloisio. E così con chitarre, percussioni, armoniche, kazoo, ma anche bottiglie, sedie, bicchieri, tubi e campane viene fuori il mondo della Genova vissuta tra i vicoli, quella in cui De Andrè aveva portato quel Paradiso che non c’è con il suo sguardo compassionevole verso gli emarginati. Assieme a Sirianni e Giampiero Alloisio anche la sorella di lui Roberta, che canterà brani dell’uno e dell’altro musicista mischiando i repertori di ognuno di loro arrivati da album di livello nazionale. Ma la vera sorpresa dello spettacolo è la partecipazione del giornalista Giuliano Galletta qui in veste di scenografo.

«Qualunque cosa mi chieda Alloisio io la faccio - esordisce Galletta - ci siamo ritrovati dopo 10 anni con grande piacere e il teatro è sempre stato lo sfondo del mio lavoro. Ho sistemato sul palco i carrelli della spesa della Coop e uno striscione con scritto in inglese Io sono quello che mi sta intorno sarà la didascalia dello spettacolo». In scena al Duse fino a domenica 18 marzo.

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