da Bologna
I carabinieri del Nas hanno acquisito ieri mattina negli uffici del Policlinico SantOrsola tutta la documentazione relativa al caso di Daniela Lanzoni, la donna di 54 anni deceduta dopo lasportazione di un rene decisa per una diagnosi sbagliata, dovuta allattribuzione di un referto e una tac appartenenti in realtà a unaltra donna che aveva stesso cognome ma nome differente.
Per la vicenda cè già un medico indagato, G.S., il chirurgo di urologia che ha realizzato lintervento. Il pm di Bologna Francesco Caleca ha aperto il fascicolo con lipotesi di omicidio colposo ed è probabile che nei prossimi giorni altre persone finiscano indagate. Intanto i carabinieri hanno acquisito i dati per ricostruire tutta la vicenda e il personale medico e infermieristico è già stato ascoltato. Il Policlinico ha anche risposto alle accuse di poca trasparenza con cui è stata gestita la vicenda dellerrore.
La direzione sanitaria ha fatto sapere che i familiari della paziente erano stati informati, mentre «non ha ritenuto di procedere alla segnalazione del fatto allautorità giudiziaria in quanto, a termini di legge, le lesioni conseguenti allerrore sono perseguibili a querela della persona offesa».
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