Dal Tar altro schiaffo a Ryanair

Dal Tar altro schiaffo a Ryanair

Il Tar del Lazio ha confermato le regole con cui l’Enac ha stabilito le cause di forza maggiore per le quali sono consentiti gli atterraggi dopo la mezzanotte all’aeroporto di Ciampino. I giudici hanno respinto la richiesta di sospensione dei provvedimenti dell’Ente fatto dalla compagnia Ryanair. La vicenda nasce nel 2006, quando Ryanair decise di rivolgersi al Tar per contestare i provvedimenti con cui l’Enac limitò alla mezzanotte gli atterraggi per ridurre l’inquinamento acustico. Il Tar accolse il ricorso, stabilendo che la compagnia aerea potesse atterrare dopo la mezzanotte solo «in casi eccezionali». L’Enac, alla fine del 2006, si adeguò con una serie di provvedimenti che recepirono la decisione dei giudici amministrativi. Poi la compagnia si è rivolta nuovamente al Tar per chiedere l’annullamento, previa sospensione, dei provvedimenti dell’Enac, giudicati troppo restrittivi. Provvedimenti, questi, ribaditi il 29 gennaio scorso dall’Enac.

I giudici hanno tuttavia rilevato che i casi di forza maggiore non necessariamente possono essere individuati a priori, anche se devono ragionevolmente intendersi quelli che l’Enac ha ritenuto di individuare per l’autorizzazione all’atterraggio nell’ipotesi in cui i fatti ostativi si sono verificati durante il volo.

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