Technograph Discotime con due dischi bicolori

Tradizione antica e tecnologia ultramoderna. Questi, da oltre 30 anni, i due concetti-cardine su cui si fonda l’attività di Paul Picot. La prima è quella dei maestri orologiai del Jura svizzero che, oggi come ieri, dedicano a ogni singolo pezzo la cura del dettaglio tipica della loro sapienza artigiana. La seconda, invece, è quella di una maison che, per conquistare un ruolo di rilievo nella misurazione contemporanea del tempo, punta forte sulla capacità di innovare, proponendo modelli all’avanguardia e meccanismi inediti.
Tra gli esempi più significativi di questa doppia vocazione figura senza dubbio il Technograph, apparso sul mercato per arricchire la collezione Firshire Ronde e in grado fin da subito di caratterizzarsi per un modo del tutto nuovo di lettura dell’ora e delle funzioni periferiche. Merito, soprattutto, del suo sofisticato meccanismo a quadranti sovrapposti, con le ore e i minuti che trovano spazio su quello superiore mentre i secondi (così come i minuti del cronografo) vengono visualizzati su quello inferiore in piccoli contatori a mezzaluna, che funzionano grazie a un sistema di lancette a due lunghezze. Il risultato? Un effetto assolutamente originale, capace di decretare il successo di un modello che, nel corso degli anni, ha poi visto il suo quadrante rivestito con i materiali più insoliti, dall'ardesia alla lucertola, al pitone. Fino ad attirare l’attenzione di una società calcistica come l’Inter, che l’anno scorso ha scelto il Technograph per celebrare il proprio centenario con una serie limitata di 100 esemplari in oro rosa, 100 in oro bianco e 2.008 in acciaio, tutti personalizzati con il nero e l’azzurro dei colori sociali.
Per un marchio come Paul Picot, però, ogni partita vinta non fa altro che preparare la sfida successiva. E la nuova scommessa era quella di regalare al Technograph un’ulteriore evoluzione, ma senza alterarne i tratti distintivi o la raffinatezza del design. Il risultato di questo lavoro, svelato la scorsa primavera al Salone dell’orologeria di Basilea, si chiama Technograph Discotime. In che cosa si differenzia dall’illustre predecessore? Le lancette dei contatori a mezzaluna sono ora rimpiazzate a livello del quadrante inferiore da dischi bicolori: quello posizionato a ore 9 è giallo e blu, quello a ore 3 è rosso e nero. Ogni disco possiede due frecce opposte, orientate una verso l’esterno e l’altra verso l'interno. I primi 30 secondi, quindi, scorrono in giallo, con l’ausilio della freccia diretta verso l’interno che punta le cifre da 0 a 30 incise sul quadrante inferiore.
Tocca poi alla seconda freccia rilevare i successivi 30 secondi, questa volta in blu. E lo stesso principio vale per i minuti del cronografo, solo che in questo caso l’alternanza è tra nero e rosso.

Il tutto con l’obiettivo di offrire in ogni momento un’eccellente leggibilità, come conferma anche il sistema brevettato di visualizzazione del calendario: nella finestrella, la data del giorno è sempre indicata in rosso, mentre quelle precedenti e successive sono grigie.

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