Assistere a una sfilata di New York anche se fisicamente ci si trova a Roma. O vedere un prodotto come fosse reale, anche se a migliaia di chilometri di distanza. È lidea da cui è partito il team di Ibm quando ha pensato alla cabina multisensoriale. Si tratta di unarea delimitata, allestita come una zona per le sfilate riservate che, con lausilio di tecnologie video, audio e olfattive, permette di entrare in una realtà virtuale. Indossando semplicemente un paio di occhiali 3D.
Gli oggetti prendono forma, si avvertono suoni e odori. Nellambito della moda questo vuol dire che uno stilista può realizzare una sfilata virtuale, non solo facendo vedere le modelle sulla passerella, ma anche creando unatmosfera fatta di profumi e note musicali. Si possono inoltre vedere, come fossero reali, i particolari di ciò che si è scelto.
La cabina multisensoriale, che può essere di varie dimensioni (da 4x6m in su), è un concentrato di tecnologia: allinterno è installato uno schermo per proiezione stereo 3D passiva e due proiettori stereo 3D (forniti entrambi dal partner AG Multivision), un diffusore olfattivo (fornito da M-Cube), un apparato audio surround, un sistema informatico Ibm per la gestione di filmati, foto, musica e comando del diffusore olfattivo.
I campi di applicazione sono praticamente infiniti. Nellambito della moda si possono creare sale tridimensionali in remoto per trasmettere a distanza sfilate, evidenziare un particolare di un prodotto cogliendone sfumature e dettagli come dal vivo e aggiungendo la percezione olfattiva. Nel design industriale si possono scambiare informazioni, controllare il design in 3D e in formato reale, anche da sedi differenti in contemporanea, riducendo così i tempi di rilascio dei prototipi.
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