Telecom, no a fusione in Brasile

da Milano

Telecom Italia ha definito prive di fondamento le voci di fusione tra Tim e Brasil Telecom. L’indiscrezione è stata riportata dal quotidiano Folha de Sao Paulo, citando fonti «vicine» alla Jp Morgan, che sarebbe stata incaricata dell’operazione. Il giornale avrebbe anche precisato che l'iniziativa di Telecom Italia, che sarebbe stata presentata la settimana scorsa ai soci brasiliani nella Brt, Citigroup e fondi pensione locali, rappresenterebbe «una controproposta» a quella avanzata a suo tempo che prevedeva la cessione del suo 38% di Solpart (la holding che controlla l’impresa), partecipazione trasferita l’anno scorso ad una newco (Brasilco) detenuta in un trust di diritto inglese. Folha ha sottolineato in proposito che, in questo modo, Telecom Italia «ha modificato la sua strategia in Brasile». Recentemente però l’impresa italiana pare sempre meno decisa a cedere Tim, che si avvicina ad occupare il primo posto nel mercato della telefonia mobile in Brasile, Paese dove ha il 25,4% dei quasi 100 milioni di cellulari attualmente in circolazione.

Il quotidiano aveva comunque affermato che secondo persone vicine ai negoziati, «l’ipotesi di fusione nelle condizioni proposte da Telecom Italia è quasi impossibile», e che l’operazione deve essere approvata da Anatatel, l’Agenzia nazionale delle telecomunicazioni.

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