La tendenza

MilanoEsibiscono barba curata, capelli un po’ ondulati, muscoli allenati ma non gonfiati, attitudine sportivo-chic con una vena romantica. Sono gli uomini visti ieri in passerella a Milano, un esercito di ragazzi da coccolare, proteggere, sorprendere. Uomini che Giorgio Armani, anticipando il futuro, sa come conquistare. Così nella collezione Emporio per il prossimo inverno, il designer gioca la carta vincente dell’intelligenza: vestiti portabili e credibili, una teoria di abiti slim, una variazione di giubbotti sportivi tra i quali, straordinario quello in pelle a lavorazione canestro totalmente reversibile in giallo fluo. Ciliegina sulla torta? Trenta ragazzi che in slip color pelle mettevano a nudo magnifiche scarpe, risultato di una partnership fra re Giorgio e Reebok. Anche Cristopher Bailey, direttore creativo della linea Burberry Prorsum, è forte nell’intercettare i desideri dei consumatori globali perennemente sensibili all’eleganza delle divise. Quindi focus sui cappotti, sul parka in cotone impermeabilizzato e interno in montone, sul trench di lana nera spugnata.
«Mi sono chiesto quali sono le cose che parlano davvero al cuore dell’uomo dopo stagioni di tendenze estreme peraltro mai accettate veramente. E penso sia tempo di tornare a un’immagine più maschile, di guardare al gusto con cui certi giovani di Tokyo mixano tradizione e avanguardia, e preparare proposte solide per uomini veri», dichiarava Milan Vukmirovic, designer di Trussardi 1911, prima di presentare una collezione fatta di pezzi con una storia. Per esempio i giubbotti scozzesi, le giacche militari, i blazer di fattura sartoriale, i pantaloni a carota lunghi fino alla caviglia. Indimenticabili: il caban modificabile perché dotato di una zip per alternare il bordo con tessuti differenti, il giubbino in montone millerighe che sembra velluto, la shopping bag in tela che evoca le trame della drapperia.
E sul filo di una virilità ritrovata è perfetto anche il moderno dottor Zivago apparso sulla pedana innevata di Carlo Pignatelli Outside e interpretato da bellissimi ragazzi russi. Memorabili il lungo montgomery k-way in montone, le giacche illuminate da fili di strass, le preziose camicie con lunga fila di bottoncini laterali. Fra gli accessori, cinture a bandoliera e ombrelli con bordi di piume. Tutt’altro palcoscenico quello di Angela Missoni che ha scelto il centro di Milano per far sfilare on the road la sua collezione.

Un mirabile esercizio di bravura che ancora una volta ha rinnovato la magia di punti, disegni e colori tipici della griffe. «Il mio pezzo preferito? Il montgomery a maglia inglese che ha scelto mio padre e che indossa in anteprima», diceva la stilista fiera che in un suo modello il fondatore riconosca perfettamente il proprio dna.

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