Il trentenne «Ma io da casa voglio andar via»

Trent’anni, un lavoro come montatore cinematografico e una passione smodata per il grande schermo. Gratificazioni e creatività senza limiti, ma sul piano economico precarietà a tutto spiano. Questa è la storia di A.M. romano, giovane ma non più giovanissimo, che sogna l’autonomia; quella indipendenza non solo economica, ma anche fisica dalla famiglia di origine. «Oggi stare a casa con i genitori ha i suoi vantaggi - dice A.M. - ma è anche frustrante. Per me è un compromesso per fare ciò che mi piace». Tanto lavoro, pochi guadagni, e in casa dei genitori è come se non ci fosse. «Vado a casa praticamente solo per dormire. Non ci sono quasi mai - racconta - a volte passano giorni che neanche vedo mia madre. Esco presto la mattina e torno tardi. Ma nonostante ciò il mio lavoro non mi garantisce l’autonomia economica».

Dopo tanto studio le prospettive non sono più rosee della realtà. «Ho investito, sperato e vorrei vedere qualcosa di concreto, invece ancora dipendo dai miei. Aspetterò ancora due o tre anni ma sto valutando seriamente la possibilità di andare all'estero».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica