Qualcosa a metà tra coscienza ecologista, incubo da crisi energetica e carenza di risorse pubbliche. Luci spente in tribunale, dalle 9 alle 18 e fino a settembre, perché - anche a palazzo - non si vive di sola giustizia. Lordinanza, datata 22 giugno, è del presidente della corte dAppello Giuseppe Grechi. Poche righe contro «linutile spreco».
«Ho constatato - scrive Grechi - che anche nelle ore diurne del periodo estivo le luci dei corridoi e dei saloni del palazzo di Giustizia vengono tenute accese senza che ve ne sia effettiva necessità. Tale situazione comporta un inutile spreco di energia e di denaro pubblico.
Bene così. Unico appunto, le luci che a palazzo restano accese di notte. «Questione di sicurezza», spiegano in tribunale. Deroghe della coscienza.
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