La Ue toglie la blindatura a Volkswagen

Bruxelles. La «legge Volkswagen», varata dal governo tedesco per difendere il gruppo automobilistico da Opa ostili tramite il ricorso alla golden share, viola le regole del diritto Ue. Così si è espresso l’avvocato generale della Corte di giustizia, Damaso Ruiz-Jarabo Colomer. La Corte dovrà ora prendere una decisione nel giro di qualche mese. Soddisfatto il commissario Charlie McCreevy: «Per la Commissione - ha detto il suo portavoce - nel mercato interno non c’è posto per la golden share».

In particolare, secondo l’avvocato generale «la regolamentazione tedesca non solo rafforza la posizione del governo federale e della Bassa Sassonia, impedendo qualsiasi interferenza nella gestione dell’impresa», ma «aiuta chi possiede il controllo della società a conservarlo in caso di Opa ostili e dissuade i candidati dall’acquisizione di una quantità importante di azioni, perché nel consiglio di sorveglianza su 10 membri ce ne sarebbero 4 che rappresentano i poteri pubblici che controllano una percentuale marginale di azioni».
A questo punto la Porsche si prepara a prendere il controllo della Volkswagen. La prestigiosa casa di auto sportive controlla il 27,4% di Vw ed è pronta a rialzare al 29,9% la sua partecipazione.

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