Unifil, l’Onu difende i soldati italiani

New York. Israele ha protestato presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York e presso il comando dell’Unifil, denunciando il fatto che la scorsa settimana due soldati del contingente italiano nel sud del Libano sono stati fotografati mentre facevano il saluto militare al passaggio delle bare coperte con la bandiera libanese di circa 200 arabi uccisi in attacchi contro Israele. I corpi degli arabi sono stati restituiti da Israele nel quadro di uno scambio di prigionieri con Hezbollah. Secondo fonti politiche a Gerusalemme, l’Unifil ha spiegato che i soldati ignoravano che nelle bare ci fossero i resti di miliziani del Partito di Dio uccisi in attacchi contro Israele. Israele ha annunciato che non farà ricorso.

Un portavoce di Palazzo di vetro, Farhan Haq, ha dichiarato che «i due soldati non hanno fatto niente che non rientrasse nel regolamento. Hanno soltanto obbedito alle linee guida» che richiedono di fare il saluto militare ai caduti. L’Unifil, ha proseguito, è «una forza imparziale, dispiegata su mandato del Consiglio di sicurezza».

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