Cronaca locale

La Verdi Barocca alla sua seconda stagione

L'ensemble specialistico diretto da Ruben Jais al debutto in Auditorium Cariplo mercoledì 13 ottobre con un concerto tutto Mozart

Al via i concerti del nuovo Ciclo "La Verdi Barocca" diretti dal milanese Ruben Jais, direttore residente e responsabile delle attività artistiche dell'Orchestra Verdi: 10 programmi per orchestra e coro eseguiti da un ensemble specializzato nell'esecuzione della musica barocca, secondo un approccio filologico. La rassegna - programmata da ottobre a maggio - si apre mercoledì 13 ottobre, alle ore 20.30, con il primo concerto interamente dedicato a Mozart, all'Auditorium Cariplo. In programma il trittico dei Divertimento per archi, seguito dalla Missa solemnis in Do minore per soli, coro e orchestra con i soprani Yetzabel Arias Fernandez e Roberta Invernizzi, il tenore Cyril Auvity, il baritono Christian Senn.
Così Ruben Jais descrive la nuova stagione barocca dell'Orchestra Verdi: "Dopo il grande successo dell'anno scorso, che ha visto un afflusso costante di pubblico, in gran parte giovane, abbiamo deciso di continuare. Il programma della nuova stagione vedrà come linee generatrici da una parte la musica sacra nella sua forma di riferimento per eccellenza, la Messa (da Gilles a Monteverdi, da Zelenka a Mozart), dall'altra la musica strumentale per solo e orchestra, con alcuni dei capolavori per violino, da Bach a Vivaldi, da Pergolesi a Leclair. Un programma impreziosito da due novità: Gianluca Capuano, affermato direttore e organista, che dirigerà il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, uno dei massimi capolavori del repertorio italiano del XVII secolo (che verrà eseguito nel giorno dell'Immacolata Concezione); e Stefano Montanari, musicista di fama internazionale, violino solista e concertatore in un programma interamente legato alla musica francese attraverso Rameau e Leclair".
Ecco alcune note sul programma di oggi. Il Divertimento K. 136, che con il K 137 e 138 forma un trittico indissolubile dal punto di vista sia formale sia stilistico, rientra nell'ampio corpus di lavori strumentali e vocali sacri composti a Salisburgo tra il dicembre del 1771 e l'ottobre del 1772. Le caratteristiche formali e musicali sono molto simili: i tempi sono solamente tre, l'atmosfera generosa e vivace è ancora quella della musica italiana, molto amata alla corte dell'Arcivescovo di Salisburgo.
Uno dei capolavori di musica sacra del compositore salisburghese, la Missa in Do minore K. 427 è, accanto al Requiem, la composizione sacra più importante di Mozart e come il Requiem è rimasta incompiuta. La parte del soprano fu scritta per la moglie Constanze, che Mozart aveva sposato nel 1782. La prima esecuzione della Missa ebbe luogo il 25 agosto 1783 nella Chiesa San Pietro di Salisburgo: ma, rimasta incompiuta, oggi è quasi impossibile ricostruire in quale forma la composizione venne eseguita allora.

La caratteristica più importante del lavoro è la varietà stilistica e musicale: accanto ad arie con basso continuo, ispirate allo stile barocco, si trovano parti più operistiche, e il magistrale utilizzo del contrappunto testimonia lo studio approfondito delle musiche di Bach e Händel.

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