Il vero obiettivo della Ue dietro il pretesto dell’Ici

Occorre spiegare al popolo italiano (perché non è assolutamente chiaro) che gli enti ecclesiastici la pagano eccome l’Ici. Su tutti i beni cosiddetti a reddito: destinati, in altri termini, all’esercizio di attività commerciali. Soggetti ad Ici sono ristoranti, alberghi, case concesse in locazione, uffici e magazzini. Con i proventi di tali immobili (soggetti alle ordinarie imposte sui redditi ed all’Ici) gli enti religiosi provvedono in parte al finanziamento delle attività rientranti tra i compiti istituzionali. Si tenga presente che il medesimo regime tributario vige anche per lo Stato, le Regioni, le Asl, le Camere di commercio i cui immobili non sono, per definizione, esenti da Ici; ma lo sono solo se e in quanto non siano fabbricati «a reddito» al pari di quelli appartenenti agli enti ecclesiastici.
Quando dunque l’Unione europea vuol indagare sui fabbricati della chiesa che non pagano l’Ici, in definitiva vuole occuparsi di quelli che attualmente sono destinati a fini istituzionali. L’equivoco nasce dal fatto che l’attività istituzionale della Chiesa, come quella di ogni confessione convenzionata con lo Stato italiano, non si esaurisce nei riti e nelle liturgie, ma comprende una serie di attività di religione (carità, missionarietà, educazione) che vengono svolte all’interno di strutture edilizie a ciò riservate.

Sicché, di fatto, gli immobili sui quali l’Ue si riduce ad indagare, al di là di ogni dichiarazione in senso contrario, pur non essendo quelli destinati direttamente alla celebrazione dei riti e delle liturgie, sono pur sempre quelli in cui si esercitano attività che la Chiesa e lo Stato ritengono rientrare tra i compiti istituzionali della stessa: ad esempio gli oratori, i convitti per bisognosi e pellegrini, i centri di missionarietà e di accoglienza, gli ospizi ed i refettori per i poveri, le case di riposo per anziani, indigenti e simili. In tal modo l’Ue finirà inevitabilmente con il sindacare le finalità della Chiesa e le modalità del loro conseguimento.
*presidente Assoedilizia Milano

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