Luca Pavanel
Cause troppo importanti per non parlarne. Quella del dottor Vito Noto, per esempio: «Portare lattenzione della gente sul problema dellassistenza degli anziani non autosufficienti». Come? Attraverso una canzone rock da lui composta, «Lento», e interpretata con piglio da un quartetto vocale di energici nonnini. Al secolo: gli Eneas, tutti insieme oltre 310 anni detà.
«Lunedì prossimo - racconta il medico del Pio Albergo Trivulzio - inizieremo a Milano le riprese del nostro video-clip. Nel cortometraggio ci saranno vere e proprie icone della musica jazz come Franco Cerri, Enrico Intra, Bruno De Filippi, Giorgio Azzolini e Tullio De Piscopo, appena rientrato in Italia dallArgentina». I registi per raccontare la storia del brano hanno scelto come location un cortile dalle parti di porta Venezia, dove cè unassociazione combattenti. Segno del destino. Per il resto «top secret», non ci resta che metterci in poltrona ad attendere il film.
Egle, oltre la settantina, profuga da Fiume ed ex insegnante di stenodattilo e di corrispondenza commerciale, fa parte di questa pattuglia di insoliti vocalist sale e pepe (oltre a lei, ci sono Ugo, Clotilde e Nicola): «Occorre sensibilizzare le persone sulla solitudine di chi è avanti con letà. Soprattutto sul destino di quanti vengono lasciati a fissare il vuoto nelle case di riposo. Non vanno abbandonati, ma bisogna dare una mano anche ai parenti». Il «manifesto sociale» interpretato dal gruppo mira dritto dritto al cuore: «Portateci un po fuori a vedere i colori/noi qui voglian restare col vostro calore/ labbian fatto noi quanderavate in fasce...). Bucheranno lo schermo?
A prepararsi, gli Eneas, ce la mettono proprio tutta, perché puntano a farsi conoscere in tuttItalia; nelle piazze, nei teatri e alle feste. Come una task-force sono pronti a partire a bordo di un pulmino. «Ci troviamo tutti i giorni a provare - dice - la portavoce del quartetto -. I brani del repertorio sono collaudati e vorremmo far cantare alcuni ritornelli al medico-nostro scopritore».
Già, il talent scout di Egle, Ugo, Clotilde e Nicola è proprio Noto, direttore medico allIstituto Pio Albergo Trivulzio e presidente del Centro studi cure domiciliari, specializzato nellassistenza casa degli anziani non autosufficienti. Ha conosciuto i «quattro», impegnati nella band Cantosospeso, in uno dei laboratori per la terza dellUmanitaria. «Nelle aule - racconta divertito il presidente dellente, Piero Amos Nannini - sono nati anche degli amori. Qui si studia dalla Divina Commedia di Dante alle danze caraibiche, ci sono 300 corsi e 2500 iscritti. Abbiamo esposto alle Nazioni Unite, fatto un film in casa, Il cane di pietra, e organizzato per fine marzo la mostra Ecce Ovo». Il dottor Noto insegna in via Daverio, fucina di idee, incontri e formazione: vogliono aprire una «scuola» per badanti straniere, volevano costituire un coro di stranieri, i «Vu cantà», ma poi non se ne fece niente.
«Dallinizio, con gli Eneas, di strada ne abbiamo fatta tanta - dice il dottore -. Ci siamo preparati anche per San Remo, ma poi...».
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