Viola (Bpm): «Via il tetto del 2% per i soci»

da Milano

L’abolizione del 2% del tetto azionario previsto per le banche popolari è «auspicabile per favorire l’ingresso di soci istituzionali». Fabrizio Viola, direttore generale di banca Popolare di Milano, ha preso posizione ieri sulla riforma del credito mutualistico. Viola, che ha parlato in occasione del Forum sul risparmio organizzato da Bpm Gestioni, ha aggiunto che nel progetto presentato nella scorsa legislatura «c’erano tutte le linee di cambiamento necessarie al settore».
Viola ha anche parlato del futuro di Banca Popolare di Milano, candidata a una prossima aggregazione con un altro istituto (in pole position c’è la Banca Popolare dell’Emilia Romagna). «Come management siamo focalizzati sull’interno» dopo il recente varo del nuovo piano industriale. Quanto al risiko bancario vero e proprio Bpm resta «attenta a valutare le opportunità» che si possono prospettare. Su un possibile avvicinamento a Unicredit, Viola ha detto che «in questo momento non stiamo prendendo in considerazione alcuna opportunità concreta. Stiamo a guardare - ha proseguito ancora -, è un gruppo che porta avanti una sua strategia internazionale.

Abbiamo buoni rapporti di vicinato e di business, ma ci fermiamo qui». A chi poi gli chiedeva se Bpm intenda restare una banca popolare, Viola ha risposto deciso: «Assolutamente sì. È uno dei nostri punti di forza, e finché ce lo lasciano fare la teniamo stretta».

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