È viva l’italiana sequestrata da Al Qaida

Algeri Un messaggio audio di Maria Sandra Mariani, l’italiana rapita il 2 febbraio nel sud dell’Algeria, con una rivendicazione del sequestro da parte di Al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi). Sono queste le ultime novità sulla vicenda della turista toscana, di 53 anni, di cui si erano perse le tracce all’inizio del mese nel deserto algerino, con il sospetto che sia stata trasferita nel vicino Niger o in un altro Paese limitrofo, dove agisce il gruppo. «Sono io... la donna italiana rapita mercoledì 2 febbraio 2011», dice in francese una voce femminile nel messaggio trasmesso nella notte dalla tv emiratina Al Arabiya. «Sono ancora tenuta da Al Qaida per il Maghreb islamico», continua la donna precisando di essere nelle mani del «battaglione Tarek ibn Zyad».«Chiedo per favore ad Arabiya - aggiunge - di pubblicare questo messaggio. Grazie».
Che dietro al suo sequestro ci fosse il braccio maghrebino di Al Qaida, responsabile negli ultimi anni di numerosi sequestri di occidentali nella zona, si era ipotizzato subito, ma una rivendicazione vera e propria non c’era ancora stata.

Nella registrazione ricevuta dal canale satellitare infatti, la voce di un uomo che parla arabo avverte: «Noi dichiariamo di detenere questa donna da mercoledì 2 febbraio e desideriamo che ella possa rivolgersi al suo capo di Stato».

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