«La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: può dare le chiavi per entrare nella realtà attraverso strade nuove e può aiutare il bambino a conoscere il mondo». Le parole di Gianni Rodari, lo scrittore maestro dell'inventare, non sono mai passate di moda. Così come non lo è l'abitudine di raccontare le fiabe ai più piccoli, un rito serale che si tramanda di generazione in generazione: secondo un'indagine Doxa condotta su 251 mamme e papà di bimbi tra i tre e i cinque anni, raccontare le fiabe rappresenta ancora oggi qualcosa di magico, tanto che è il momento più amato della giornata dal 71% dei genitori: per il 45% di loro è un rito di ogni sera da condividere con i figli mentre un altro 49% le legge più volte la settimana. Non sempre però le mamme e i papà riescono a catturare l'attenzione dei bambini: nonostante il 78% scelga favole classiche come Cappuccetto rosso e Cenerentola, non tutti sanno dare voci alle emozioni infantili al punto che il 42% vorrebbe avere più fantasia per inventare lì per lì e il 30% vorrebbe essere più divertente quando le legge, forse anche per non correre il rischio si addormentarsi prima del lieto fine.
A tutti questi narratori imperfetti è dedicata una serie di iniziative per calarsi nel ruolo del cantafiabe della buonanotte. Si chiama «Winnie the Pooh, impariamo a raccontare» ed è un progetto, virtuale ma non soltanto, fatto di pagine internet, app per tablet, tour itinerante, libri elettronici e libri di carta. Basta connettersi al sito http://www.disney.it/impariamo-a-raccontare/index.jsp e sfogliare video e schede per avere idee e trovare ispirazione per diventare, sera dopo sera, narratori ideali di fiabe. Con un testimonial molto amato, Winnie the Pooh, l'orso creato nel 1926 dalla matita di Ernest Howard Shepard e dalla penna di Alan Alexander Milne e protagonista di storie di amicizia, ambientate nel bosco, che l'hanno fatto diventare uno dei personaggi più amati di libri e cartoni.
Spiega Monica Astuti, chef marketing officer di The Walt Disney Company Italia: «Abbiamo ideato un luogo virtuale dove trovare consigli, suggerimenti, trucchi e tanto altro che aiuterà le mamme, i papà e i nonni a condividere con i bimbi una meravigliosa esperienza».
Già, perché non si tratta soltanto di leggere storie accattivanti che sappiamo strappare sorriso o creare stupore. Dietro la fiaba della buonanotte vi è un mondo di emozioni che non hanno età.
«Raccontare favole accende dentro di noi, grandi e piccoli, interruttori magici che immediatamente ci coinvolgono e ci emozionano perché capiamo che in quei momenti può accadere tutto ciò che ci piace e che nella realtà forse non potrà mai accadere» commenta la psicologa Stefania Andreoli, presidente dell'associazione Alice Onlus che ha interpretato i dati della ricerca Doxa. «Per i bambini le fiabe sono essenziali perché aiutano a rafforzare il legame emotivo con i genitori, perché stimolano l'intelligenza, aiutano lo sviluppo cognitivo, favoriscono l'immaginazione.».
Ma quali sono i segreti per rendere avvincenti le fiabe della buonanotte? Basterà cliccare sul sito per scoprire o ripassare i dieci trucchi del narratore perfetto, raccontati da Giuseppe Russo, volto di Disney Channel che in queste settimane li insegnerà anche durante un tour in diverse città italiane, da Bergamo a Napoli, da Genova a Roma e a Milano: «Leggere una storia è anche dar vita alle emozioni ed esprimere sentimenti attraverso quelle dei personaggi. Per riuscirci si devono sottolineare i momenti importanti con le espressioni del volto aggiungendo risate, smorfie, sospiri, sbadigli al momento opportuno» spiega Russo. «L'importante è creare un nuovo mondo e stimolare l'immaginazione dei bambini in modo che si sentano davvero in mezzo ai protagonisti della fiaba: per riuscirci un segreto è dare voce diversa ad ogni personaggio, sottile se è timido oppure profonda se è saggio e forte.
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