Xenia

Non si sa quando sia nata, questa santa «stolta» russa. Xenia Grigorievna sposò il colonnello Andreij Feodorovic’ Petrov, cantore nel coro dello zar. Rimase vedova a ventisei anni e ciò la indusse a immergersi totalmente nella religione. Donò tutti i suoi beni ai poveri e cominciò a fare la «stolta» per le vie di Pietroburgo, dicendo di chiamarsi Andreij e che Xenia era morta. Chiedeva l’elemosina di un soldo, il resto lo dava ai bisognosi. Presto la città si rese conto che la «stolta» era in grado di fare profezie. I mercanti facevano a gara per farle accettare qualcosa, perché per quel giorno gli affari andavano a gonfie vele. Xenia la notte spariva. La polizia una volta la pedinò, ma si accorse che andava in un campo a pregare. Xenia portava gli abiti del marito e, quando si consumarono, continuò a portarne i brandelli. Un mattino gli operai che costruivano una chiesa presso il cimitero di Smolensk si accorsero che, la notte, Xenia aveva portato avanti da sola il loro lavoro. Il 24 dicembre 1761 annunciò pubblicamente un grande lutto e l’indomani morì l’imperatrice Elisaveta Petrovna (salita al potere vent’anni prima con un colpo di stato), cui succedette Caterina II. A una giovane che le aveva offerto un posto alla sua tavola disse che, mentre lei beveva il caffè, suo marito seppelliva la moglie.

Quella, incuriosita, andò nel posto indicato e vide che, effettivamente c’era un funerale. Il vedovo, poi, la chiese in sposa. Xenia morì settantunenne verso il 1800, dopo quarantacinque anni di vagabondaggio. Sulla sua tomba ancora si registrano miracoli.

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