Il nuovo smartphone di casa Apple, iPhone5, arriva nei negozi. E - al solito - crea code chilometriche per accaparrarsi i nuovi esemplari
Nel nostro Paese il nuovo smartphone della Mela costa fino a 70 euro in più rispetto ad altre nazioni europee
Una parodia sul nuovo iPhone 5, il più lungo iPhone di sempre... Video che in cinque giorni, su YouTube, ha realizzato ben 4 milioni di visualizzazioni.

In Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, a Hong Kong, a Singapore e ovviamente anche negli USA l’iPhone 5 esce proprio nella giornata odierna e, come era prevedibile, si sono formate delle lunghe code davanti agli Apple Store. Addirittura c'è gente che per non perdere il posto sfida da più di 3 giorni freddo e intemperie pur di accaparrarsi in anteprima l'ultimo gioiello di casa Apple.

A poche ore dal lancio delle prenotazioni online, il sito della Apple sostituisce la possibilità di accaparrarsi il nuovo melafonino con un "Torniamo subito". Scorte esaurite? Non è certo. Ma è di nuovo Apple-mania
Il nuovo gioiello Apple pesa solo 112 grammi, ha una connessione internet 4G e schermo da 4 pollici in formato 16:9 per facilitare l'utilizzo con una mano sola
Apple presenta il suo nuovo smartphone: schermo più grande, maggiore risoluzione e possibilità di pagare nei negozi tramite telefono. Arriverà in Italia dal 28 settembre
Oggi la presentazione del nuovo melafonino. Tutte le novità. Intanto secondo una stima di Jp Morgan il nuovo prodotto della Apple farà crescere il pil Usa dello 0,50%

L'attesissimo iPhone5 sarà presentato in esclusiva mondiale il 12 settembre presso lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco; chissà come però, sul web girano da mesi le immagini del tutt'ora inedito gioiellino di casa Apple. Display più ampio da 4 pollici, fotocamera posteriore da 8 megapixel, processore dual core da 1 Ghz, memoria RAM da 1 GB. Chissà che non sia tutta una trovata pubblicitaria organizzata dalla casa di Cupertino

Il gioiellino della Apple nel mirino: distrae le donne e genera una vera e propria dipendenza. In più banalizza le relazioni genitori-figli
