Un ex ufficiale di polizia afgano: "Talebani mi cercavano casa per casa, non sono cambiati"

"Erano le 8 di un mattino qualsiasi quando il primo gruppo armato di talebani si è presentato dietro casa mia. Chiedevano di me, mi cercavano, mostravano le mie foto ai vicini di casa. Io ero un ufficiale di Polizia e lavoravo al ministero degli Interni, loro mi conoscevano. Il giorno dopo sono tornati in macchina, facevano domande su dove fossi, dove mi trovassi. A quel punto, avendo io studiato all'accademia militare di Modena, ho contattato l'ambasciata italiana per capire se potesse esserci la possibilità di essere evacuato". La testimonianza di un afgano , ora in quarantena nella base logistica dell'Esercito a Roccaraso, come gli altri connazionali arrivati con il ponte aereo. (Alexander Jakhnagiev)

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